Carletti resta ai domiciliari, il GIP: “Se tornasse sindaco potrebbe ripetere i reati”

Per il giudice Luca Ramponi “Il ‘progetto sperimentale’ decantato dal sindaco Andrea Carletti retribuiva prestazioni affidate a privati simulando l’erogazione di contributi affidi, ma in realtà operando il pagamento di un servizio affidato direttamente a questa società”. “Spetta all’affidatario la scelta di impegnare il contributo senza alcuna possibilità di imposizione del professionista cui affidare la terapia per il minore. Spetta all’affidatario la scelta di impegnare il contributo senza alcuna possibilità di imposizione del professionista cui affidare la terapia per il minore.

A Bibbiano invece il costo del sevizio “era concordato non tra l’affidatario e la Sie srl (ndr, per conto del centro ‘Hansel e Gretel’), ma tra quest’ultima e il sevizio sociale”.

Da quanto emerge nelle indagine pare che la seduta di psicoterapia fatta dall’indagata Sarah Testa a Torino costi 60 euro all’ora, mentre a Bibbiano fatturava 100 euro all’ora, mentre Claudio Foti e Nadia Bolognini 135 euro all’ora.

“Carletti -evidenzia il Gip- ha ammesso di aver saputo che gli psicologi di ‘Hansel e Gretel’ erano retribuiti. Dunque il fatto che lui pubblicizzasse la collaborazione come gratuita appalesa una consapevole omissione della realtà”

Per il Gip Ramponi viene confermato il ruolo di copertura politica di Carletti, che “fece valere competenze e peso politico per superare le perplessità di altri componenti della giunta dell’Unione sulla psicoterapia”.

Carletti deve restare dunque agli arresti domiciliari, “se tornasse sindaco potrebbe ripetere i reati”.

Ha infatti dichiarato alla stampa “di non volersi dimettere da sindaco. Se riprendesse, potrebbe proseguire nell’affidare servizi senza gara. Una ferma volontà che testimonia che gode ancora di interessenze e sostegni, così da rendere persistente il rischio di inquinamento probatorio, poiché è rimasta intatta o poco scalfita la sua autorevolezza personale”. Inoltre “Ha mentito su circostanze rilevanti per addossare a terzi la colpa esclusiva dei reati a lui in concorso ascritti”.

nsr

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