Nell’ambito della terribile inchiesta “Angeli e Demoni” che ha disvelato un illecito sistema di gestione minori in affido emergerebbero finanziamenti erogati con “leggerezza” da parte della Fondazione emiliano-romagnola per le Vittime dei reati.
Ad accendere i riflettori sulla vicenda è il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, che nel corso del question time di questa mattina, di fronte all’Assemblea legislativa riunita in assise ha sottolineato come “la Fondazione Emiliano-Romagnola per le vittime dei reati avrebbe elargito contributi per decine di migliaia di euro, tra il 2017 e il 2018, in merito a 6 istanze dedicate a bambini e ragazzi vittime di violenza nell’ambito familiare. Tuttavia, fra le 6 istanze accolte dalla Fondazione e finanziate, 3 erano sostenute da condanne penali a carico dei maltrattanti, mentre non si capisce su quali basi siano state accolte e finanziate coi soldi dei contribuenti le restanti tre”.
La Fondazione Vittime dei reati, partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, annovera fra i soci l’’Unione dei Comuni della Val d’Enza, (con determinazione del Settore Affari Generali e Finanziari n. 248 del 21/11/2017) “pertanto è quanto mai urgente chiarire la posizione della Fondazione medesima nei confronti dell’indagine “Angeli e Demoni”, dalla quale è emerso un business illecito di diverse centinaia di migliaia di euro”. Illeciti che, va ricordato, sono stati consumati sulla pelle di minori, i quali venivano allontanati dai genitori, per essere mandati in affido e dunque essere sottoposti ad un circuito di cure private a pagamento della Onlus piemontese “Hansel e Gretel”.
“A questo proposito – conclude l’esponente del Carroccio – ho chiesto l’audizione urgente in commissione Parità, sia del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Maria Clede Garavini, che della direttrice della Fondazione per le Vittime dei reati, Elena Buccoliero”.
Nei giorni scorsi il Gruppo Lega aveva depositato la richiesta per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sull’indagine “Angeli e Demoni”.
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