“In data 25 febbraio, Bonaccini ha emanato un decreto di chiarimento relativo all’ordinanza di chiusura delle scuole. Nel decreto si chiarisce che “vanno comunque garantite le pratiche amministrative “indifferibili” e la gestione di servizi “improcrastinabili”. Pertanto i Dirigenti potrebbero richiamare gli assistenti amministrativi e, di conseguenza, i collaboratori scolastici per l’apertura delle sedi di segreteria.
Il testo raccomanda di utilizzare solo “gli operatori strettamente necessari”. Quali sono gli atti amministrativi così urgenti da richiedere di mettere a rischio la salute dei lavoratori?
“Assunzione personale ATA in esito a procedura selettiva per l’internalizzazione dei servizi; risoluzione contratti stipulati per lo svolgimento di viaggi di istruzione; pratiche pensionistiche) e la gestione di servizi improcrastinabili (quali ad esempio: stalle, serre)”.
Vista la specificità degli argomenti, sembra evidente che la misura sia stata richiesta dai vertici dell’amministrazione scolastica regionale, messi in difficoltà dalla chiusura delle segreterie, ma è chiaro che la responsabilità politica resta in capo al presidente della Giunta regionale.
A parte la gestione eventuale del bestiame nei pochi istituti agrari che ancora hanno le stalle, se davvero esiste un’emergenza sanitaria, nessuna delle pratiche amministrative elencate dal decreto appare così urgente da non poter aspettare una o due settimane.
Le possibilità sono due: o la chiusura delle scuole è un’inutile palliativo, parte di una gara di interventismo tra presidenti di regione e politici vari, oppure evitare lo spostamento e la riunione di numerosi lavoratori è una misura precauzionale importante e reale e in tal caso la modifica di un contratto per l’annullamento di una gita scolastica può attendere.
SGB sta valutando atti di opposizione al decreto. Nel frattempo chiederemo all’USR di disporre quantomeno la possibilità per gli assistenti amministrativi e i DSGA di svolgere le pratiche in telelavoro, in modo da non doversi recare a scuola, evitando quindi anche di coinvolgere i collaboratori scolastici”.
SGB Sindacato Scuola
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