Marco Cilloni è morto per “insufficienza circolatoria-respiratoria”. Gli esiti dell’autopsia confermano la morte naturale e la presenza di una coronaropatia

Insufficienza circolatorio-respiratoria”. E’ questa la causa del decesso di Marco Cilloni, morto il 2 gennaio 2020 a Phi Phi Island (leggi qui), decretata definitivamente dall’Istituto di Medicina Legale Royal Thai Police di Bangkok. Un’autopsia estremamente dettagliata di diverse pagine, nelle quali viene descritta l’analisi di ogni parte del corpo di Cilloni.

C’è chi aveva diffuso pubblicamente (ndr, forse senza pensare all’ulteriore dolore che avrebbe recato a famigliari e amici) l’ipotesi della somministrazione di cianuro o droghe in un ipotetico bicchiere colmo di alcol in mano a Marco Cilloni, lasciando aperta anche la strada della rapina o chissà cos’altro.

E’ difficile a volte accettare che un inno alla vita com’era il “Cillo”, che amava vivere ogni giorno in modo pieno, come ha spiegato bene il suo caro amico americano Paulino (leggi qui), sia stato strappato alla vita a seguito di un crudele destino. Per un personaggio eclettico come lui anche la morte non doveva essere “naturale”.

Invece è stato proprio così.

Nessuna presenza di alcun tipo di droghe -pensanti o leggere-, né di cianuro, barbiturici, metalli velenosi ecc. Non solo. Non è stata trovata nemmeno la presenza di alcol, sia nel sangue che in ciò che aveva ingerito.

Marco Cilloni conduceva una vita straordinariamente fuori dagli schemi e allo stesso tempo sana. Non a caso, le volte che tornava a Reggio Emilia era facile incontrarlo correre in città lungo il sentiero delle “caprette”: “Più che per l’aspetto estetico, è bene tenersi in forma per la salute. Quando sarò vecchietto, voglio diventarlo stando bene, potendo così continuare la mia vita dinamica.. non mi ci vedo proprio fermo e tranquillo!”, disse circa un anno fa.
Purtroppo i suoi sforzi non potevano immaginare che una coronaropatia, ovvero un’arteria coronarica ispessita del 75% (ndr, come viene ulteriormente specificato nel testo dell’autopsia) l’avrebbe portato a quell’ “insufficienza circolatorio-respiratoria” causa del decesso avvenuto il 2 gennaio.

Marina Bortolani, @nextstopreggio