Spari e tentata estorsione alle pizzerie: fermati i figli di Francesco Amato

Le indagini su quanto è accaduto nei giorni scorsi a quattro pizzerie reggiane (Paprika, Paprika2, La Perla e Piedigrotta 2), colpite dagli spari nel cuore della notte con precedenti biglietti dove vi erano chiari messaggi estorsivi, pare a una svolta.

I Carabinieri, infatti, a seguito di una perquisizione, si sono recati a Cavazzoli, dove abitano i tre figli di Francesco Amato, Cosimo, Michele e Mario e ora si trovano in carcere.

Francesco Amato è già noto alle cronache reggiane per esser stato condannato a 19 anni di carcere nel processo AEmilia, ma specialmente, per aver sequestrato il 5 novembre scorso il titolare e clienti alle Poste di Pieve Modolena (nella foto, un momento della giornata del sequestro) barricandosi dentro per un’intera giornata (leggi qui).

Sui biglietti, fatti scorrere sul pavimento sotto la porta principale delle pizzerie, vi era scritto: “ Dammi mille euro, se sei d’accordo appendi un fiocco”.

nsr