Guerra in Ucraina: “L’accerchiamento USA sulla Russia e i neofascisti europei che negli anni si sono uniti alle formazioni naziste ucraine. Putin non poteva fare diversamente”. Intervista ad Alberto Fazolo

NextStopReggio intervista Alberto Fazolo. Militante internazionalista, ha partecipato alle campagne nazionali e internazionali in sostegno ai popoli dell’ex-Ucraina. Economista, esperto di Terzo Settore e giornalista, ha trascorso due anni in Donbass- dal 2015 al 2017- svolgendo attività politica e umanitaria.
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Alberto, sono passati poco più di 3 anni dall’intervista (leggi qui) che le feci quando venne a Reggio Emilia per presentare il suo libro “In Donbass non si passa. La resistenza antifascista alle porte dell’Europa”. Cos’è cambiato nel frattempo?
Per otto anni in Donbass si è combattuta una guerra di popolo tra l’Esercito ucraino e le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk. Nel frattempo gli USA hanno aumentato la pressione sulla Russia stringendola in una manovra di accerchiamento che prevede il prossimo passo nell’installazione di missili nucleari sul territorio ucraino, puntati verso la Russia. Questi missili potrebbero annientare Mosca in pochi minuti. Putin sa che se questi ordigni dovessero essere installati in Ucraina, la Russia sarebbe spacciata. Per ciò ha deciso di usare la guerra del Donbass come pretesto per occupare l’Ucraina e scongiurare l’installazione dei missili.

Alberto Fazolo

Già allora denunciò la crescita di un neonazismo ucraino che si stava manifestando e diffondendo in forme più o meno violente anche nel resto dell’Europa.
Purtroppo la politica occidentale non ha voluto fare nulla in tale direzione, tollerando (quando non foraggiando) l’affermazione di gruppi politici e militari di chiaro stampo nazista. In questi otto anni non si è combattuto solo in Donbass, i battaglioni punitivi nazisti hanno perseguitato i dissidenti in ogni angolo del Paese.

Neofascisti da ogni parte d’Europa si sono uniti alle formazioni naziste ucraine e ora ricevono armi e soldi dai nostri paesi. Siamo sicuri che così facendo la guerra si risolverà? Ammesso e non concesso che quella sia una maniera valida di risolvere il conflitto, ci rendiamo conto che stiamo riarmando e riabilitando il nazismo? Questo è un chiaro fallimento della nostra politica. Un rinnegare i nostri valori. Dobbiamo fare altro, l’attuale azione dei paesi occidentali non è accettabile.

Cosa pensa dell’attuale guerra in Ucraina? Cosa poteva esser fatto per evitarla?
Se fossero state disarmate e sciolte tutte le organizzazioni naziste ucraine, non si sarebbe mai arrivati a questo punto, le forze antifasciste e democratiche europee non sono riuscite neanche a fare una cosa così banale. Il risultato è che i paesi occidentali sono schierati con i nazisti e Putin ha un perfetto pretesto politico per questa guerra: la denazificazione del Paese. Putin ha infatti detto che l’invasione serve a eliminare il nazismo, messa in questi termini, gli si può dare torto? Quindi, è chiaro il fallimento della politica occidentale? Si è abbandonata la discriminante antinazista e Putin ne ha approfittato politicamente.

Qual è il suo pensiero sulle scelte di Putin e perché?
Io sono convinto che Putin sia realmente antifascista, come lo è il popolo russo e anche quello ucraino (dove il fascismo esiste solo perché imposto da potenze straniere). Tuttavia non credo che Putin fosse davvero così preso dalla lotta antifascista del Donbass, altrimenti l’avrebbe sostenuta già otto anni fa e non solo adesso.
Putin sa che se cede in questo momento, la Russia verrà attaccata dagli USA e capitolerà. Quindi lui (e la stragrande maggioranza del popolo russo) sono pronti a difendersi fino alle estreme conseguenze, anche con il ricorso alle armi nucleari.

Com’è possibile che una certa destra italiana e un certa sinistra comunista italiana simpatizzino per Putin?
Perché Putin sta riaffermando una visione del mondo multipolare in aperta contrapposizione a quella statunitense di egemonia assoluta. L’idea di un mondo a dominio unico americano è una aberrazione che si scontra con la realtà dei fatti.
Inoltre, a prescindere da ogni valutazione nel merito del suo operato, si deve ammettere che Putin è un politico molto più capace e scaltro della media dei leader occidentali. In questa fase storica noi stiamo eleggendo dei politici quantomeno inadeguati.
Infine, non è mai stato chiarito se alcuni partiti abbiano beneficiato di sostegno estero: mi viene alla mente la foto di un noto politico sulla Piazza Rossa con la maglietta raffigurante Putin.

È ancora possibile un accordo di pace a breve termine?
Per la guerra in Ucraina, basta poco, cioè sciogliere i gruppi nazisti e riconoscere le Repubbliche del Donbass. Tuttavia, c’è l’altra guerra di cui parlavo, quella tra USA e Russia e questa si può risolvere solo con la buona volontà di Biden che deve tornare nei trattati di non proliferazione nucleare (da cui gli USA sono usciti unilateralmente) e fermare l’espansionismo della NATO verso est. Infatti, il gesto estremo della Russia (l’invasione dell’Ucraina) nasce da queste due scelte americane. Si tratta quindi di un qualcosa su cui la diplomazia internazionale può intervenire efficacemente.

La Russia sarà in grado di resistere alle dure sanzioni applicate dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti?
Alla Russia queste sanzioni non faranno quasi nulla, la Cina si può tranquillamente comprare tutti gli idrocarburi che non vengono piazzati in Europa.
Qualora venisse espulsa dal sistema Swift, la Russia potrebbe tranquillamente fruire dell’omologo cinese.
Certo, qualche oligarca non si verrà a fare le vacanze in Italia, ma quello è più un problema per i nostri albergatori che per i russi.

Quali conseguenze per l’economia italiana a seguito delle ulteriori sanzioni?
L’esposizione delle banche italiane in Russia è ben superiore alla prossima manovra finanziaria.
I prezzi di luce e gas andranno alle stelle gravando pesantemente su famiglie e imprese già provate dalla crisi.
Se i russi dovessero restare in Ucraina, le sanzioni riguarderebbero pure quel Paese e quindi verrebbero meno le forniture di cereali e i prezzi di pane e pasta salirebbero vertiginosamente.
Il settore del lusso subirà pesanti perdite.
Tutto questo, in un contesto di generale crisi può innescare spirali molto pericolose.

Questa invasione causerà la fine di Putin?
Putin sarebbe finito se non avesse invaso, gli USA l’avrebbero attaccato distruggendo la Russia come fatto con l’Iraq. Con questo gesto disperato sa che almeno ha qualche possibilità di salvare se e la Russia.
Ma se le cose dovessero andare davvero male, se la diplomazia non riuscisse a farsi valere, non sarà solo la fine di Putin, ma dell’intera umanità. Dobbiamo mobilitarci per scongiurare questa ipotesi.

Lo chiesi già nel 2018, ci riprovo oggi, in modo più sfacciato: è vero che lei è Nemo, il Commissario politico e Comandante della Interunit, l’unità militare operativa in Donbass nel battaglione Prizrak dal 2015 al 2017, gli stessi anni in cui oltretutto lei visse in Donbass?
Al riguardo, nulla è cambiato dall’epoca.

Marina Bortolani @nextstopreggio