Coronavirus, il primo reggiano contagiato è di Casalgrande. L’appello del Sindaco Daviddi: “Bisogna essere lucidi e non alimentare panico ingiustificato”

Dei 115 cittadini emiliano-romagnoli contagiati da Coronavirus (ndr, su 1.224 tamponi refertati), 74 sono di Piacenza, 17 di Modena, 16 di Parma, 7 di Rimini e 1 di Reggio Emilia (Casalgrande). Quest’ultimo è un 25enne che lavora a Maranello.

A seguito della positività al Coronarvirus si è creata agitazione fra i cittadini di Casalgrande, tanto che il Sindaco Giuseppe Daviddi ha fatto un appello pubblico che riportiamo integralmente.

Cari concittadini,
In questi giorni siamo costantemente bombardati da notizie quotidiane che alimentano allarmismo e ci portano a provare una sensazione di pericolo, ma è necessario fermarsi per cercare di fare chiarezza basandosi su dati oggettivi e affidabili.
La World Health Organization ed il Ministero della Salute, oltre ad innumerevoli esperti definiscono questa epidemia come una “sindrome influenzale da Coronavirus”.
In quanto epidemia influenzale, questa infezione, nella stragrande maggioranza dei casi, si manifesta con sintomi molto lievi e solo in pochissimi casi può sfociare in effetti più gravi, generalmente legati a patologie diverse presenti nel contagiato, esattamente come ogni normale influenza stagionale.
Le fonti ufficiali ci indicano che il numero di casi è in via di stabilizzazione a livello globale, avendo superato il picco. I nuovi casi risultano in diminuzione, oltre ad un andamento delle guarigioni giornaliere che supera il numero di nuovi malati, prefigurando un rallentamento dell’epidemia.
Uno degli effetti più gravi di questa emergenza è legato all’emotività, occorre fare appello alla lucidità, dare informazioni qualificate e non alimentare un panico ingiustificato”.
Giuseppe Daviddi

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