Chiusura palestra di pugilato per 7 giorni, i vertici della Boxe Tricolore si dissociano dal coach: “Ha parlato a titolo personale”

La Boxe Tricolore, per parola del promoter Sergio Cavallari e del presidente Franco Gualerzi, si dissocia duramente da quanto dichiarato in questi giorni via social (dichiarazioni poi riprese da alcuni media) dal tecnico Michael Galli, che si è lamentato pubblicamente di non poter svolgere gli allenamenti di pugilato nella palestra del Mirabello nei giorni dal 22 al 27 giugno, in quanto lo stadio (per un accordo tra il Comune e la Figc) sarà in quei giorni esclusivamente riservato ad una delle nazionali che si qualificheranno per le semifinali del Campionato Europeo Under 21 di calcio.

Sergio Cavallari e Franco Gualerzi

“Il nostro tecnico Galli – spiega Cavallari – ha parlato a titolo personale, senza consultarsi con la società, e ha sbagliato pesantemente. La sua presa di posizione è scorretta, antisportiva e lesiva della storia pugilistica reggiana. Anzi, siamo orgogliosi di poter collaborare in questa forma all’organizzazione di una manifestazione sportiva importante e di assoluto livello come i Campionati Europei di calcio under 21.

Michael Galli

Galli inoltre sa benissimo, ne abbiamo parlato anche negli ultimi giorni, che la soluzione è a portata di mano, semplice e ovvia: la Boxe Tricolore oltre a quella del Mirabello dispone di una seconda palestra perfettamente attrezzata a Cella, dove quotidianamente si allenano decine di atleti con i maestri Valentino Manca e Angelo Iodice. Ovviamente nei giorni di indisponibilità dello stadio, tutti i ragazzi che lì si allenano saranno accolti a Cella, senza bisogno di scatenare polemiche inutili e, ripeto, contrarie allo spirito sportivo che da sempre ci contraddistingue”.

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