Palestra di Boxe al Mirabello chiusa per 7 giorni: insorgono sui social coach, agonisti e amatori


Michael Galli, tecnico della Boxe Tricolore, società reggiana di pugilato con un’eccellente scuderia di sportivi, a partire dal professionista Mattia De Bianchi “Lo Spartano”, si è sfogato oggi su facebook per la chiusura della palestra al Mirabello dal 22 al 27 giugno dove quotidianamente si allenano agonisti e amatori.

Devo comunicare che dal 22 giugno al 27 giugno compresi la “Fondazione per lo sport” ci ha imposto di tenere la palestra chiusa perché una squadra di calcio deve allenarsi e a nessun altro è consentito l’accesso. Nonostante sia stato fatto notare che la nostra palestra è isolata dal resto dello Stadio e che comunque i giocatori useranno solo il campo per gli allenamenti, c’è stato vietato di entrare per tutte le 24 ore. Questa decisione -prosegue Galli- è l’ennesima conferma che il pugilato è considerato meno importante di altri sport e sono molto deluso perché il nostro impegno invece è sempre al massimo. Comunque nemmeno questo ci fermerà.. domani carico in macchina tutti gli attrezzi e vi confermo che tutti gli allenamenti verranno svolti di fronte alla palestra nel parco pubblico!”.

Il post di Galli ha riscosso nel giro di poco tempo 160 like e 35 commenti di solidarietà a sostegno del coach e dei pugili.

Contattata da Next Stop Reggio la Fondazione per lo Sport nella persona del Presidente Mauro Rozzi, è stato evidenziato innanzitutto che non si tratta di “una squadra di calcio” qualsiasi, ma una squadra delle semifinali dei Campionati Europei Uefa Under 21 che si svolgono a Reggio Emilia (leggi qui), iniziativa deliberata circa un anno fa.

Stadio Mirabello

“Siamo orgogliosi che qui, nella nostra città si svolga un’iniziativa sportiva di questo calibro -ha detto Rozzi- e noi facciamo il possibile per rendere Reggio Emilia accogliente e ospitale per questo evento. E’ stato chiesto di mettere a disposizione della squadra finalista un impianto sportivo prima delle semifinali, quindi il gestore dello stadio Mirabello, anche a seguito di colloqui con la stessa società Boxe Tricolore, ha deciso da tempo , e non oggi, di permettere l’utilizzo dello stadio nei giorni dal 22 al 28 giugno”.

Non era possibile la convivenza fra gli allenamenti della squadra di calcio finalista e i pugili nella palestra al piano terra? “No -ha risposto il Presidente della Fondazione- e questo non è dovuto assolutamente a una sottovalutazione del pugilato come sport, ma a regole precise della Federazione Nazionale Giuoco Calcio (ndr, che fa parte della UEFA) che impongono che l’utilizzo dell’impianto vada garantito a porte chiuse senza altri utilizzatori”.

“Capisco che per un allenatore-tecnico come Galli dispiaccia non poter allenare i suoi pugili in quella palestra per 7 giorni. Ma va anche detto che era stata data un’alternativa per quel periodo”.

Michael Galli con Mattia De Bianchi

Immediata la replica di Galli: “Sì, è vero che c’è stata offerta un’altra palestra, ma è una soluzione impraticabile non solo per il caldo terribile che si respira, ma anche per il fatto che non c’è nulla, né, ring, né sacchi, né attrezzi…zero”. “Comunque, la Fondazione per lo Sport dovrebbe chiarire bene ruoli e responsabilità rispetto al gestore del Mirabello, perchè il rischio è che vengano addossate responsabilità ad altri senza cavare un ragno dal buco e intanto a rimetterci sono coloro che praticano il pugilato”.

“Chiariamo subito che lo Stadio è del Comune, quindi abbiamo sempre a che fare con scelte politiche, non nostre -ha dichiarato Ivan Bertocchi, Presidente della società GISport che ha in gestione il Mirabello-, nel caso specifico, insieme alla Fondazione per lo Sport, abbiamo firmato un contratto mesi fa per ospitare la squadra in questione, nel rispetto delle regole che impone la UEFA. Tenga presente che la Uefa invia professionisti nelle strutture utilizzate per verificare che sia tutto in regola”.

“Mi spiace che non vada bene la palestra alternativa proposta durante quei giorni, noi più di così non potevamo fare”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio