“Vivevano” depredando i negozi: il Giudice sospende il Reddito di Cittadinanza

“Ariete”, così è stata denominata l’operazione di servizio condotta nel dicembre dell’anno scorso dai carabinieri reggiani, in quanto le scorribande furtive, che interessavano la regione dell’Emilia Romagna, avvenivano con una metodica standard: i malviventi utilizzando autovetture come arieti, tombini in ghisa o mazze infrangevano le vetrate dei negozi arraffando in pochi minuti refurtiva per svariate migliaia di euro.

Un’imponente e vasta operazione, culmine di una complessa ed articolata attività investigativa condotta dagli investigatori del Nucleo Operativo di Guastalla avviata l’anno precedente nei confronti di un sodalizio criminale che aveva tracciato una vera e propria mappa di paura nei confronti di numerosi commercianti che da mesi subivano ingenti danni patrimoniali per i furti subiti.
Terminate le indagini il GIP del tribunale di Reggio Emilia ha applicato una misura cautelare nei confronti di 16 dei 19 indagati (4 in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 6 obblighi di dimora nel comune di residenza e 2 obblighi di presentazione quotidiana alla P.G.) eseguite dai carabinieri reggiani.

Nove di loro risultavano beneficiare del reddito di cittadinanza motivo per cui il GIP ha ora sospeso loro l’erogazione del beneficio del reddito di cittadinanza.

nsr