Viadotto S.S. 63, Filippi lancia l’allarme: “Va messo in sicurezza”

Pubblichiamo di seguito integralmente la lettera che l’Ing. Fabio Filippi, ex Consigliere Regionale per Forza Italia, ha inviato alla Direzione Generale Anas e ai seguenti esponenti politici: On. Gianluca Vinci, On. Benedetta Fiorini Fiorini, On. Graziano Delrio, On. Andrea Rossi, On. Antonella Incerti, On. Maria Edera Spadoni , On. Davide Zanichelli, Sen. Vanna Iori vanna.iori@senato.it, Sen. Maria Luisa Mantovani.  
“Nel 1985 su incarico dell’impresa Magri spa, procedevo alla progettazione strutturale del viadotto di Calcinara in corrispondenza dello svincolo Gatta/Villa-Minozzo sulla S.S. 63 del Valico del Cerreto..
Il 15 nov. 2011 il Giornale di Reggio pubblicava un articolo dove segnalavo all’Anas la scarsa manutenzione delle strutture del viadotto di Calcinara ubicato in località Felina, e la necessità di intervenire per ripristinare i calcestruzzi sgretolati e le armature corrose. La mia segnalazione non ha avuto risposte e le strutture del ponte hanno continuato il loro inesorabile degrado.
In considerazione anche del drammatico crollo del ponte Morandi a Genova, sono a rimarcare con forza che il cemento armato non è eterno: l’usura, gli eventi naturali e le sollecitazioni ne diminuiscono la resistenza e occorrono opere di manutenzione straordinaria e a volte veri e propri progetti di ristrutturazione e ripristino.
Tutte le opere “speciali” necessitano di manutenzioni altrettanto “speciali”; del resto in tutti gli immobili, anche i più semplice si procede a fare manutenzione periodica.
Con la presente sono a risollecitare ufficialmente l’ANAS proprietaria della SS 63 anche attraverso i parlamentari reggiani, sulla necessità di eseguire con urgenza opere di ripristino e di messa in sicurezza di tutte le strutture del viadotto, in particolare dei calcestruzzi a supporto delle travate del viadotto.
L’incuria, il sale per la neve, la carbonatazione, l’aumento del traffico pesante, le gronde malfunzionanti hanno fatto letteralmente esplodere alcuni ferri di armatura e sgretolato pezzi di calcestruzzo visibili ad occhio nudo al comune passante.
Con la sua messa in pristino, evitiamo le disgrazie e la spiacevole caccia al colpevole”.
Il progettista strutturale dott. Ing. Fabio Filippi.