Via Paradisi, la maggioranza: “Positivo confronto nel merito con i cittadini, ora si accantonino demagogie e faziosità”

“L’amministrazione comunale, dopo anni di discussioni e criticità rilevate nella zona stazione, ha messo in campo “902/Abitare solidale”, un progetto forte, un’idea organica di quartiere. Su questo si è impegnata a trovare risorse importanti anche fuori dal bilancio comunale, per dare finalmente una nuova prospettiva al quadrante tra via Paradisi e via Turri. I grandi progetti sono sempre complessi su più piani, amministrativo, sociale, tecnico, finanziario, e anche “902” lo è.

“902” prevede 16,9 mln di investimenti pubblici per dare nuove opportunità al quartiere, con una riqualificazione molto estesa delle aree pubbliche, che comprende nuove aree sportive, culturali, ambientali, ricreative e nuova viabilità. Da anni la città, residenti e associazioni, concorda sulla necessità di un intervento che tocchi anche la parte residenziale, vittima negli anni di parcellizzazioni e speculazioni, come affitti in nero o vendita di residenze, che hanno portato progressivamente al peggioramento dell’area. Questo aspetto è senz’altro il più delicato e problematico anche sotto il profilo tecnico e amministrativo, e come capigruppo di maggioranza ci siamo da subito resi disponibili a favorire un dialogo serio e nel merito per arrivare a una soluzione che permetta al progetto di andare avanti con il plauso degli abitanti.

La Giunta ha confermato a più riprese l’impegno e la disponibilità a lavorare in questa direzione, correggendo il progetto laddove necessario con il coinvolgimento dei proprietari residenti interessati. Alla stesso tempo è stato avviato un percorso approfondito di incontri con i residenti che sta restituendo un sostanziale plauso per il tipo di intervento, a fianco di legittime preoccupazioni manifestate da una minoranza che esprime contrarietà, ma che merita comunque massimo ascolto e rispetto. Nella storia della città il superamento di situazioni di degrado è passato per interventi di questo tipo, da Borgo Emilio nel dopoguerra fino al nuovo Compagnoni nel decennio scorso, con risultati positivi tangibili negli anni dopo la realizzazione dei progetti.

È importante sottolineare alcuni aspetti centrali dell’intervento. Gli appartamenti realizzati di Erp ed Ers saranno di proprietà del Comune e gestiti da Acer, quindi nessuna speculazione privata sarà possibile. Non c’è “sostituzione umana” (termine terribile che vorremmo non leggere più) perché le case sono pensate per fasce medie e basse che non possono accedere ad abitazioni sul mercato privato. Non è previsto l’abbattimento degli immobili, ma una riqualificazione completa. Nessuno finirà per strada perché, oltre al confronto in corso per trovare soluzioni condivise, già da progetto originale era previsto che ogni residente ricevesse una proposta alternativa, in proprietà per i proprietari e in affitto per gli inquilini. Per chi non intendesse rimanere verrà comunque riconosciuto il valore pieno degli immobili con una valutazione appartamento per appartamento che permetterà di valorizzare maggiormente chi ha curato negli anni la propria casa. Nei prossimi mesi si terranno numerosi incontri pubblici aperti alla cittadinanza per decidere insieme alcuni aspetti fondamentali del progetto nel percorso partecipato e ci saranno anche riunioni con i residenti interessati per permettere una restituzione del lavoro svolto sulle sollecitazioni arrivate negli incontri singoli di queste settimane. Tutti gli aspetti del progetto che non presentano vincoli tecnici, strutturali o amministrativi legati al bando possono ancora essere rivisti, essendo ancora in una fase preliminare della progettazione.

Nelle ultime settimane, in concomitanza con la commissione consiliare dedicata, si è alzato il tono dello scontro politico, arrivando a considerazioni assurde e offensive verso l’intelligenza dei reggiani, come quelle del già candidato sindaco Salati che per attaccare pretestuosamente l’amministrazione ha scomodato addirittura il nazismo e la deportazione degli ebrei. Proprio quella destra reggiana che voleva mandare l’esercito nel quartiere o proponeva di buttare giù le torri – quindi prevedendo uno spostamento di residenti ben più massiccio e forzoso di quello ora in discussione – vorrebbe farsi paladina di una causa di giustizia sociale, proponendo l’opposto di quello che diceva fino a ieri. Una destra opportunista, civica o politica a seconda della convenienze del momento, senza idee concrete e realizzabili che si limita a dire di no a qualsiasi progetto dell’amministrazione, offendendo e senza essere capace di portare contributi nel merito. Purtroppo anche il Movimento 5 Stelle, che pure nella prima commissione di febbraio aveva espresso parole di apertura e interesse, ha deciso di accodarsi alla battaglia fatta di slogan e prese di posizione prettamente politiche.

Noi però crediamo che oltre all’ormai usuale teatrino della politica, alimentato da chi regolarmente si deve scontrare con il responso degli elettori che ha premiato ancora l’amministrazione in carica, ci siano cittadini appassionati e residenti che amano il loro quartiere e vogliono continuare a viverci. È importante che questo progetto cammini con loro e non sia “subìto”, perché saranno la base del futuro tessuto sociale della zona insieme alle associazioni che da tempo ci lavorano. Per questo auspichiamo che i cittadini sappiano prendere le distanze da un’opposizione a cui non interessano le loro storie o migliorare il quartiere, ma solo attaccare e seminare odio. Se riusciamo a riportare il confronto sul merito della proposta e su una partecipazione attiva che abbia lo scopo di migliorarlo e avvicinare le parti ora distanti, avremo fatto insieme, maggioranza e comitato dei residenti contrari, un buon servizio alla nostra comunità. Noi ci siamo e conoscendo i valori di giustizia sociale e solidarietà che animano il comitato confidiamo che si possa riportare il confronto su binari civili e proficui, degni della storia democratica di questa città”.

Gruppi di maggioranza in Consiglio Comunale a Reggio Emilia