Ventasso: sversamento illecito di rifiuti nel torrente, denunciati 2 allevatori

Non è passata inosservata ad alcuni cittadini di Ventasso l’improvvisa colorazione scura del torrente Lonza, nell’Appennino reggiano, oltre alla maleodorante aria che si respirava nei pressi.

Così, preoccupati per il grave pericolo dell’integrità della flora e fauna acquatica dello steso corso d’acqua e i conseguenti danni ambientali, hanno segnalato l’anomalia ai carabinieri di Ramiseto che insieme ai colleghi della stazione forestale di Busana si sono immediatamente attivati riscontrando che la causa di quanto segnalato era da ricondurre all’illecita condotta dei titolari di un’azienda agricola che sversavano illecitamente nel torrente reflui zootecnici.

L’epilogo della vicenda ha visto quindi i miltari denunciare alla Procura reggiana due 55enni residenti nell’appennino reggiano chiamati a rispondere del reato di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e di immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido e liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.

Ricevute le segnalazioni i militari predisponevano mirato servizi di ricognizione che portavano a individuare un tubo interrato di cemento dal quale fuoriuscivano residui di rifiuti liquidi zootecnici che finivano in un affluente del Lonza. Percorrendo a ritroso il tubo in cemento i carabinieri giungevano ad un pozzetto per la raccolta delle acque sorgive e meteoriche posto nelle vicinanze della concimaia di un’azienda agricola colma di letame dove venivano raccolte le deiezioni degli animali (bovini da latte) allevati in una vicina stalla.

L’eccessivo accumulo di letame e liquami nella concimaia portava alla loro tracimazione con parte dei reflui che finivano nel pozzetto per la raccolta delle acque sorgive.

Gli approfondimenti investigativi dei carabinieri, supportati da riprese video e incontrovertibili dichiarazioni testimoniali, portavano ad accertare che l’inquinamento del torrente non era solo conseguente alla tracimazione dei reflui, ma anche ad una serie di condotte illecite degli indagati che avrebbero collegato mediante un tubo la concimaia al pozzetto in modo tale da far confluire più velocemente i reflui nel torrente.

Oltre a tale escamotage, i due coltivatori indagati con l’utilizzo di una botte per spandimento liquami da utilizzare con il trattore o tramite una sorta di motopompa, avrebbero effettuato lo sversamento dei liquami nel pozzetto per la raccolta delle acque sorgive e meteoriche per la successiva naturale canalizzazione nel tubo sotterraneo che portava al torrente.

A seguito degli accertamenti i due allevatori sono stati quindi segnalati ala Procura reggiana per il reato di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e di immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido e liquido, nelle acque superficiali e sotterranee.

NSR