Un’antenna finta in via Gozzano per dire “No” a quella vera

Per rendere partecipe la popolazione domenica mattina è comparso in via Gozzano, nel luogo in cui dovrebbe sorgere una nuova antenna telefonica, un nastro bianco-rosso che rende l’idea, parziale e ridotta, di come dovrebbe essere il basamento dell’antenna, alta 30 metri, come un palazzo di 10 piani, simulata da un picchetto 10 volte più basso e notevolmente più piccolo, di ciò che sarebbe realmente.
Questo picchetto si trova dov’era posto un maestoso albero oggi, casualmente misteriosamente sparito, ma di cui si nota però traccia nel terreno.
Accanto al basamento sembra che passi un tubo del gas di cui sinora, ancora sembra, che nessuno avesse memoria. Stranamente in comune ultimamente si dimenticano varie cose come ad esempio: che l’area è tutelata da un piano vincolante, PSC, redatto dal comune stesso, o che gli scavi passano esattamente dove vi sono le radici di maestose piante ultradecennali che verrebbero gravemente danneggiate, che la segreteria del sindaco, dopo mesi e numerose richieste, ancora non è riuscita a trovare un momento per far parlare il sindaco con i cittadini per i tanti impegni di questo… era infatti importante presentare il suo libro, preparare i festeggiamenti del natale, quelli del 7 gennaio, forse fare le prove per il concerto con gli assessori in barba a quanto auspicato che i cittadini facciano.
Il comitato ha già dato mandato a un noto legale e pronto il ricorso al Tar, incaricato vari illustri professionisti di preparare una corposa e dettagliata relazione tecnica e giuridica che possa far ritornare la memoria sulle norme che sembrano dimenticate, raccolto una somma di denaro sufficiente anche ad andare ben oltre il ricorso stesso, raccolte 900 firme di cittadini che non concordano con questa imposizione, così come avvenne in via Portella delle Ginestre dove, dopo aver speso fior di quattrini, tutto è stato abbandonato. Qui almeno si è ancora in tempo a porre rimedio prima di buttare soldi.
Di tutto ciò è già stata informata a suo tempo anche l’assessora competente Bonvicini che ha concluso che tutto era già stato deciso. Anche se ancora ai cittadini non è ben chiaro da chi, come e cosa.
La speranza del comitato è che ora, vedendo quanto e come si vuole realizzare, magari passando in incognito a dare un occhio, chi di competenza vada a ricercare le norme che al momento sembrano dimenticate. E magari anche applicarle.

Fabio Zani