“Una Carmen” e “La Follia”, il Nuovo Balletto Classico ha incantato il pubblico al Teatro Ariosto

Sabato 29 giugno al Teatro Ariosto, il Nuovo Balletto Classico ha confermato ancora una volta di produrre Arte di qualità.

Lo spettacolo “Una Carmen” ha infatti entusiasmato il pubblico presente. La serata è iniziata con l’audio del discorso del presidente ungherese Viktor Orbán alle pattuglie delle frontiere, esaltando il coraggio dei militari impegnati e sollecitando la difesa dei confini rispetto alla pressione dei migranti in Europa. Una dichiarata necessità di sicurezza che ci riporta inevitabilmente all’attualità dei giorni nostri in Italia.

La coreografia di Hektor Budlla conduce lo spettatore a vivere la nuova versione di Carmen con un pensiero costante ai migranti che giungono nelle nostre coste e all’ostilità con cui devono fare i conti quando a una nave di richiedenti asilo viene vietato di varcare i confini italiani.

La cornice della scena in cui si svolge lo spettacolo è un muro metallico con in cima il filo spinato. Da una parte un gruppo di migranti, fra cui la sensuale Carmen, che tenta di superare il muro e dall’altra i soldati al comando di Zuniga (interpretato dal ballerino Dorian Grori), tra cui Don José (Rezart Stafa) che si innamora di Carmen (Noemi Arcangeli), la quale è vittima delle gelosie di Micaela (Elena Casolari) che porteranno all’arresto di Josè.

Un amore osservato a distanza da Zuniga, che dopo aver fatto arrestare Don Josè, non riuscirà a controllare la sua folle e violenta passione per Carmen, fino a stuprarla. Uno stupro struggente attraverso una danza che non lascerà indifferente lo spettatore.

Gli eccellenti ballerini Rezart Stafa e Noemi Arcangeli chiudono la scena finale in un perfetto equilibrio di amore, dolore, forza e speranza: Josè raccoglie il corpo di Carmen esausto e privo di qualsiasi forza per la violenza subita.Un corpo quasi morto, totalmente abbandonato fra le braccia di Josè che cercherà in tutti i modi di rianimarlo attraverso l’amore.

Dopo “Una Carmen” i ballerini del Nuovo Balletto Classico si sono esibiti con lo spettacolo “La Follia”, coreografata da Erion Kruja. Un’idea sperimentale che nasce dal Project Work, con i ballerini del Corso di Alta Formazione e che ha necessitato di 100 ore di lavoro e 30 giornate spalmate in tre mesi.

25 minuti di inquietudine, per la musica, per le scene di ballerini con il volto coperto da un velo, un pianto lamentoso, grida… in tre parole: follia pura danzante. Rappresentata magicamente dai ballerini del Nuovo Balletto Classico.

Marina Bortolani, @nextstopreggio