Un po’ di bassa reggiana nel dossier realizzato da Save the Children

rptnb

Un po’ della provincia reggiana è rappresentata del dossier “Il miglior inizio. Disuguaglianze e opportunità nei primi anni di vita”, pubblicato il 6 settembre 2019 da Save the Children. Anche l’Azienda Servizi Bassa Reggiana e l’associazione di promozione della filosofia educativa 0-6 Progettinfanzia, hanno contribuito alla realizzazione dello studio grazie alla collaborazione delle scuole dell’infanzia, all’interno delle quali è stata somministrata la ricerca.

“La collaborazione al progetto è stata molto significativa – afferma Mascia Marconi, pedagogista della scuola dell’infanzia di Novellara, istituzione che insieme alle scuole di Boretto, Brescello, Guastalla e Poviglio ha aderito alla sperimentazione finalizzata al dossier. Sono state informate le famiglie, formate tirocinanti per sviluppare la ricerca e le insegnanti hanno sostenuto e accompagnato il processo in tutto il suo svolgimento.
I dati pubblicati in questi giorni evidenziano con prove numeriche convinzioni che sono proprie del nostro approccio pedagogico: il nido d’infanzia è una esperienza educativa irrinunciabile, uno strumento di accesso a diritti, a dignità sociale, a opportunità relazionali e di apprendimento uniche per bambine e bambini”.

Il dossier (guarda qui)

Save the Children, in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino, ha realizzato, nel 2019, un primo studio pilota in Italia, di carattere esplorativo svolto direttamente con i bambini, con l’obiettivo di analizzare l’insorgere e il cristallizzarsi delle disuguaglianze tra gli stessi prima dell’entrata nella scuola dell’infanzia, e le possibilità che offre la frequenza al nido di riequilibrare tali disuguaglianze accedendo a pari opportunità.
Nelle conclusioni alla ricerca si sottolinea che i bambini che hanno partecipato, appartenenti a famiglie con bassi livelli educativi e posizioni lavorative sfavorevoli, ma che hanno frequentato un nido d’infanzia per almeno un anno, hanno maggiori probabilità di rispondere in modo soddisfacente alle domande previste dall’indagine in tutti gli ambiti dello sviluppo del bambino, sia rispetto ai coetanei che hanno frequentato solo un servizio integrativo, sia a quelli che sono andati anticipatamente alla scuola dell’infanzia o non hanno frequentato alcun servizio.
Si riscontra quindi un nesso diretto tra la frequentazione del nido d’infanzia e il possesso di maggiori competenze, già nella scuola dell’infanzia.

Il contributo di Progettinfanzia

Parte dei 653 bambini e bambine intervistate per il dossier di Save the Children, provenivano dalle scuole dell’infanzia della bassa reggiana. La partecipazione alla ricerca, svoltasi tra marzo e giugno 2019, è stata fortemente voluta e sostenuta da tutto il personale educativo. È di grande interesse infatti la correlazione tra l’iscrizione al nido d’infanzia e lo sviluppo ottimale di tutte le competenze cognitive e socio-emozionali necessarie per l’educazione di individui che, crescendo, saranno in grado di perseguire con successo il proprio progetto di vita.