Erano deserte questa mattina le aule del Tribunale dove quotidianamente si celebrano le udienze penali e civili. In quasi tutti gli uffici dei Giudici era appeso alla porta il Decreto della Presidente Cristina Beretti di rinvio delle udienze previste fino al 14 marzo, fatte salve alcune eccezioni (leggi qui).
Solo il Giudice Giovanni Ghini celebrava con la naturalezza di sempre un’udienza penale, emergendo come una presenza stoica in un Palazzo di Giustizia vuoto dominato dal silenzio assordante.
Al bar del Tribunale pochissime persone, alle quali veniva impartito da gentili bariste il divieto assoluto di bere il caffè al banco, pena una multa salata, come pare sia avvenuto in un locale della città. E allora dove soddisfare il bisogno di sorseggiare una bevanda calda? Sul bancone di fronte, a un metro di distanza, quello che dà sulla finestra dalla quale si vede ogni giorno il passaggio di avvocati, giudici, forze dell’ordine, imputati ecc.
Ad un certo punto è entrata nel bar la Presidente del Tribunale. Anche la sua presenza risultava oggi stoica, forse per la medesima naturalezza che aveva al piano di sopra il Dott. Ghini. Una tranquillità che contrastava con i volti preoccupati delle poche persone incrociate nei corridoi.
“Coronavirus”: nessuno osava nemmeno pronunciarlo. Finchè non verrà creato il vaccino giusto, ospedali e tribunali appaiono impotenti di fronte a un virus che ogni giorno contagia sempre più persone.
Rimangono importanti le regole di prevenzione (leggi qui), per evitarne la diffusione. Per quanto riguarda il Tribunale, oltre a quelle già disposte, è stato diffuso oggi un ulteriore aggiornamento con alcune integrazioni. Fra queste la dotazione di un termo scanner per la misurazione della temperatura corporea.
Da domattina – 6 marzo- le guardie giurate addette all’ingresso procederanno a misurare la temperatura corporea (metodo non invasivo che non richiede presenza di personale sanitario) a TUTTI coloro che accedono da quella parte. A chi presenterà una temperatura superiore ai 37 gradi sarà precluso l’accesso.
@Marina Bortolani
