Tari, esercizi pubblici e piccole attività produttive: in arrivo nuovi ristori ‘anti-Covid’ per 700.000 euro

Ammonta a 2,4 milioni di euro il valore di agevolazioni e ristori sulla Tassa rifiuti (Tari) stabilite dall’Amministrazione comunale per il 2020, destinati alle cosiddette utenze non domestiche, ovvero le attività economiche e in particolare quelle più piccole e maggiormente colpite, sia dalla grande chiusura di marzo-maggio scorsi, sia per il periodo novembre-dicembre in corso. A queste vanno aggiunte nuove risorse, per 100.000 euro, a sostegno del commercio. In pochi mesi, dunque, l’Amministrazione comunale ha ‘mobilitato’ risorse per le piccole attività produttive, esercizi pubblici e commerciali per un valore totale di 2,5 milioni di euro.

NUOVO RISTORO TARI – La giunta comunale ha infatti inserito nella proposta di schema di Variazione di Bilancio, in Consiglio comunale lunedì prossimo, un ulteriore pacchetto di ‘sconto’ sulla Tari del valore di 700.000 euro, quale rimborso relativo agli ultimi due mesi del 2020 sia della quota fissa, sia di quella variabile della tassa. L’agevolazione è destinata principalmente agli esercizi pubblici, nuovamente messi a dura prova dalla recrudescenza del Covi-19 dopo l’estate, e si aggiunge ai ristori Tari di 1,7 milioni di euro complessivi, disposti in luglio, dopo il lockdown di primavera, quando si è riconosciuto in sede di prima rata uno ‘sconto’ del 25% della quota variabile Tari, ossia un azzeramento per tre mesi della quota variabile.

NUOVE RISORSE DI SOSTEGNO AL COMMERCIO – A sostegno dell’azione di sostegno del Comune per il commercio, sono previsti inoltre in Variazione altri 100.000 euro, ricavati da razionalizzazioni di Bilancio. Una volta approvata la Variazione, l’Amministrazione comunale incontrerà le parti sociali per condividere le nuove azioni di sostegno così finanziate e le modalità di accesso alle stesse.

HANNO DETTO – “Le notevoli difficoltà che attraversiamo hanno posto in evidenza e accresciuto le fragilità maggiori della nostra comunità, sia quelle sociali sia quelle economiche, che sono state messe a durissima prova. L’attenzione dell’Amministrazione comunale non è mai venuta meno e, per quanto riguarda le realtà economiche più piccole, lo dimostrano questo ulteriore ristoro di 700.000 euro sulla Tari, che si aggiunge agli 1,7 milioni impegnati sullo stesso capitolo per i ristori dopo il lockdown, e le nuove risorse per azioni di sostegno al commercio di 100.000 euro”, dichiarano il sindaco Luca Vecchi e l’assessora alle Attività produttive Mariafracesca Sidoli.

“E’ determinante per l’intera comunità il sostegno alle piccole imprese, che rappresentano parte fondamentale del tessuto economico e sociale della nostra città e del centro storico. Sono attività spesso gestite a conduzione familiare e sono ultimo anello di una filiera produttiva ampia e qualificante della nostra realtà e dell’intera regione – sottolineano il sindaco e l’assessora – Non c’è bisogno di sottolineare, per altro, l’importanza degli esercizi pubblici e del commercio per la vitalità e la socialità dei nostri quartieri, dello stesso centro storico. Sul piano della coesione sociale, inoltre, questi esercizi sono gli stessi che, durante le prime chiusure di primavera, hanno sostenuto la spesa a domicilio solidale e che, ancora oggi, ci trasmettono il senso di prossimità nonostante il distanziamento sia entrato prepotentemente nelle nostre vite”.

I BENEFICIARI – Su un totale di circa 11.000 utenze non domestiche presenti nel comune di Reggio Emilia, in base a prime previsioni, saranno interessate dalla nuova misura di ristoro Tari circa 2.000 utenze con codici Ateco individuati nel Decreto Ristori di fine ottobre, quali ristoranti, pizzerie, gelaterie, bar, impianti sportivi, palestre, alberghi, discoteche, associazioni ed enti no profitcentri sociali, che hanno dovuto chiudere o ridurre l’attività, per consentire l’attuazione delle misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus.

La nuova misura di ristoro Tari verrà applicata nel 2021 in quanto la normativa e i vincoli tecnici non permettono ora di bloccare gli avvisi di pagamento della seconda rata 2020 con scadenza il 2 dicembre. Saranno rese note nelle prossime settimane le modalità per accedere ai nuovi ristori.