Violenza contro le donne, Catellani (Lega): “Dalla Regione accuse infondate alle autorità di pubblica sicurezza e alla magistratura attive nelle indagini”

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“Dire che le forze dell’ordine e la magistratura che indagano sui casi di violenza alle donne sono inadeguate, non celeri e incapaci significa offendere che ogni giorno si impegna per difenderci fisicamente e rispettare i nostri diritti. Le parole hanno un peso e, in assenza di dati certi o con  questionari condotti su solo 31 interlocutori, un’istituzione come la Regione non può esporsi in questo modo”.

Così la consigliere regionale della Lega, Maura Catellani, nella discussione della commissione Affari istituzionali che ha avviato l’esame della proposta di direttive europea per una direttiva del Parlamento europea e del Consiglio sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. I consiglieri della Lega in commissione hanno sottolineato la “buona l’impostazione e la finalità della proposta di direttiva europea per contrastare la violenza alle donne e stabilire criteri minimi per l’identificazione dei reati e dei livelli sanzionatori nei Paesi membri”, ma la bozza di risoluzione della Giunta regionale che concorre al procedimento legislativo europeo “contiene elementi gravi da cui ci dissociamo e, quindi votiamo contro”.

“Non tutti i Paesi europei hanno lo stesso livello di sensibilità e attenzione sul tema – è stato sottolineato – ed è giusto arrivare a una normazione minima, ma non si può dare per scontato, come invece fa la bozza della Giunta, specie nell’articolo 11, che le autorità di pubblica sicurezza e i giudici coinvolti  nella gestione dei casi di violenza non operino con la necessaria tempestività dopo la presentazione delle denunce o che vengano emesse sentenza sulla base di una interpretazione delle leggi in chiave sessista e secondo stereotipi dannosi per le donne”.

Di questa bozza, ha concluso Catellani, “condividiamo solo le finalità generali quanto a prevenzione e assistenza a chi subisce violenza, ma nessuna condivisione delle gravi accuse mosse nei confronti delle autorità di pubblica sicurezza e  della magistratura”.  “Il nostro voto – ha concluso Catellani – è stato a favore di una direttiva comunitaria che sostenga la prevenzione e l’assistenza a chi subisce violenza auspicando una base unica sanzionatoria attraverso una legislazione europea omogenea e organica ma voto contro alle offese generiche contro organi dello Stato all’interno della risoluzione della Giunta e della maggioranza Pd-Verdi-Sinistra”.