Villa Argine, “Chi ha ucciso il cane pastore maremmano trovato nel fosso?”

Non si fa che parlare d’altro in questi giorni fra i residenti di Villa Argine, frazione di Cadelbosco di Sopra: in un fosso a vicino ad alcune abitazioni c’è un cane morto, pastore maremmano, ormai in stato di decomposizione, molto probabilmente è fratello di un altro cane, Ulisse (nella foto qui a fianco), portato al sicuro in un canile delle Terre di Mezzo la scorsa settimana dopo aver morsicato una persona.

Della sorte dei due animali se ne interessano da circa tre anni gli animalisti del comune della Bassa che da tempo segnalano alle istituzioni la situazione: “Uno dei due girovagava libero nel vicinato andando a mangiare nei bidoni dell’immondizia con tutti i rischi del caso per chiunque camminasse nei dintorni considerata l’evidente aggressività dell’animale -ha spiegato una ragazza che vive a Villa Argine-, l’altro era rinchiuso in un box di legno all’esterno dell’abitazione senza cibo né acqua dato che la casa sembrava disabitata”. Quindi l’appello in Provincia ad intervenire per il bene degli animali”.

Dall’Ente provinciale avevano risposto che la competenza di controllo e cattura dei cani randagi era a carico dei comuni che la esercitano attraverso servizi di accalappiacani e canili di custodia convenzionati e che l’intervento avveniva attraverso la Polizia Municipale del comune competente. Nei casi di attività particolarmente difficoltose sarebbe intervenuto anche il servizio veterinario dell’Ausl.

Un intervento sul maremmano che girovagava per Villa Argine in passato c’era stato da parte dell’accalappiacani, ma data l’aggressività dell’animale, si erano verificate difficoltà nella cattura.

La scorsa settimana il cane sarebbe stato trovato morto in un fosso a Villa Argine in stato di decomposizione.

“Chi ha ucciso il pastore maremmano trovato nel fosso?”, si chiedono gli animalisti di Villa Argine, sebbene allo stato attuale non si conoscano ancora le cause della morte. Poi l’amarezza per la sorte che a loro avviso si sarebbe potuta evitare: “Forse, considerate le diverse segnalazioni alle istituzioni, se si fosse intervenuto a suo tempo magari il cane oggi sarebbe ancora vivo”.

Marina Bortolani, @NextStopReggio