Unindustria: 300 bimbi hanno partecipano al progetto “Eureka! Funziona!”

Non è stato un lavoro facile quello dei giudici che hanno dovuto decretare i vincitori dell’edizione reggiana 2019 di Eureka! Funziona!, il progetto promosso da Federmeccanica e Confindustria e nella nostra provincia da Unindustria Reggio Emilia, perché le invenzioni proposte, per inventiva e fantasia, erano tutte meritevoli di premio.

Gli oltre 300 giovanissimi inventori delle classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari della provincia reggiana, che si sono cimentati nell’edizione di quest’anno, hanno dato tutti prova di grande inventiva e abilità al lavoro di gruppo.

Con il gioco “Centrale reazione a catena” per le classi terze vincitrice è risultata essere la Scuola Primaria di Ligonchio che fa parte delll’Istituto Comprensivo Ariosto di Busana.

Parimerito la IV della Scuola Primaria Bonaventura Corti di Regnano con il progetto “Labitesto” e la IV della Scuola Primaria di Ghiarda – Reggio Emilia – con il progetto “Alvin”.

Un parimerito anche per le classi quinte, alla Scuola Primaria di Regnano e alla Scuola Primaria di Ramiseto. Con i progetti “La foresta della grammatica” e “Magnetic Goal” si sono entrambe distinte non sono per la qualità dei giocattoli presentati, ma anche per le presentazioni condotte con coinvolgente energia ed entusiasmo.

Ogni scuola che ha partecipato con più classi ha decretato la squadra vincitrice che ha partecipato alla selezione finale presso la sede degli Industriali reggiani, che ha offerto un ricordo ad ogni partecipante e sostenuto i costi della trasferta a Treviso per le classi quinte vincitrici, confermando il sostegno ai progetti con le scuole. Ai vincitori delle classi quarte e quinte è stata offerta una giornata didattica/visita di istruzione sui temi dell’innovazione, del digitale, della robotica.

Le due scuole hanno quindi partecipato insieme alla giornata nazionale, organizzata da Federmeccanica, tenutasi nei giorni scorsi a Treviso dove, per la prima volta, sono stati due i progetti reggiani che hanno “sfilato” insieme a quelli realizzati dai coetanei provenienti da tutta Italia. Una giornata pensata come una festa, in cui tutti i bambini si sono ritrovati ed hanno confrontato le loro idee.

Claudio Bombardi, Vicepresidente Gruppo Metalmeccanico Unindustria, giurato alla premiazione delle classi quinte, ha così commentato:“E’ stupendo vedere il grande impegno dei bambini nella realizzazione di giochi complessi e articolati, la loro voglia di mettersi in gioco e l’entusiasmo nel presentare gli elaborati.  Non si tratta solo di appassionare i ragazzi alle materie tecniche attraverso un approccio concreto e divertente, ma anche un modo per far emergere valori e attitudini come lo spirito di squadra, la creatività, il saper fare. Gli investimenti di Unindustria per la scuola vanno quindi nella giusta direzione. I giovani sono il nostro futuro e la collaborazione con le scuole un fattore imprescindibile per il successo stesso delle imprese del nostro territorio. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri giovani e di un sistema scolastico estremamente attivo e collaborativo”.

Concorso Eureka! Funziona!

La sfida consiste nella progettazione e costruzione di un giocattolo a partire da un kit contenente: catene, elastici, fili in metallo, dischi di cartone, assicelle di legno, lastre in polipropilene alveolare, cordini, chiodi, fermacampioni e calamite. In particolare il tema della settima edizione del concorso – stabilito in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia – è stato il magnetismo. Il progetto è promosso da Federmeccanica, in collaborazione con Unindustria Reggio Emilia, e si propone, investendo in creatività, di coltivare il desiderio di costruire e creare dei bambini, fornendo loro l’opportunità di applicare conoscenze acquisite, sviluppare competenze di lavoro di gruppo, ma anche di conoscere mestieri (ingegneria, ad esempio) tradizionalmente lontani dalla loro fantasia. Le classi partecipanti si sono divise in gruppi, all’interno di ciascuno dei quali ogni bambino ha ricoperto un ruolo stabilito (disegnatore tecnico, estensore del diario di bordo, costruttore, disegnatore artistico e pubblicitario). Due le regole da rispettare: il giocattolo doveva essere mobile almeno in alcune delle sue parti e le idee dovevano nascere direttamente dal lavoro di gruppo dei bambini, non dalle proposte dei docenti. Ciascuna delle classi partecipanti ha dedicato un minimo di 20 ore alla realizzazione del giocattolo.

e.g.