Startup: parte a Reggio Emilia un nuovo programma di accelerazione grazie al progetto Tech-Up Accelerator

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Ha preso il via la nuova edizione di HAC-Hardware Acceleration Coaching, il programma di accelerazione per startup che propongono soluzioni hardware o phygital (fisiche e digitali insieme) per l’industria 4.0. Nei giorni scorsi presso gli spazi del DAL-Digital Automation Lab – in via Sicilia – e del Tecnopolo di Reggio Emilia, gli startupper e lo staff dell’acceleratore reggiano Tech-Up Accelerator in collaborazione con il partner tecnico del progetto, Industrio Ventures, saranno impegnati, per tre mesi, nel percorso dedicato alla crescita e allo sviluppo di progetti d’impresa che intendono innovare i seguenti ambiti focus: meccatronica e manifattura avanzata, applicazioni di elettrificazione e idrogeno, agritech, tecnologia pulita e sostenibilità.

Fausto MazzaliPresidente Fondazione REI afferma: “L’obiettivo primario di Tech-Up Accelerator è quello di creare un dialogo e confronto tra imprese consolidate e soluzioni innovative attraverso strategie che favoriscano iniziative di Open Innovation e, soprattutto, la crescita di startup ad alto potenziale. Riproponiamo una nuova edizione di HAC per il 2022 perché crediamo nell’innovazione come motore di sviluppo per le imprese del nostro territorio e intendiamo favorire quei nuovi imprenditori ed i progetti che possano portare un grande valore aggiunto alla crescita e allo sviluppo di un’industria sempre più tecnologica e digitalizzata”.

Per questa seconda edizione le startup saranno 8, selezionate da una giuria di esperti, rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e partner del progetto.

Si tratta di realtà ad alta intensità tecnologica provenienti da Reggio Emilia ma anche da altre città italiane:

  • 3Discover: progetta cover innovative brevettate con chiusura magnetica per protesi ortopediche;
  • Binarioprint: lavora ad una nuova stampante 3D, attraverso cui offrire un servizio di prototipazione rapida per accorciare e velocizzare lo sviluppo prodotti;
  • Eye Tech: sviluppa sensori di immagine ispirati all’occhio umano, che permettono di registrare un numero maggiore di dettagli anche nel caso di cambiamenti rapidi nell’ambiente circostante; 
  • Kinsect: innova i settori clean-tech e agri-tech attraverso l’allevamento di larve di mosca soldato, come alimentazione e per bio-conversione di scarti di produzione di altre filiere agroalimentari;
  • Ocioo: un sistema di assistenza alla guida basato su AI e computer vision, per riconoscere in anticipo situazioni di pericolo ed evitare incidenti;
  • Packo: propone un sistema per delivery che rende il packaging riutilizzabile;
  • Robotizr: sviluppa una unità di controllo facile da installare e un software che non richiede competenze specialistiche per essere programmato, per rendere accessibile l’automatizzazione di processi industriali anche ai non specialisti;
  • Witty con Witty X, SMART DEVICE (IoT) che interrompe la ricarica delle batterie al litio una volta raggiunto il 100%, allungando la vita delle batterie e si rivolge in particolare al mercato delle e-bike e degli scooter elettrici.

HAC supporta la crescita e lo sviluppo delle startup selezionate attraverso un percorso di accelerazione da settembre a novembre, che prevede giornate in presenza, sessioni personalizzate e incontri di networking. Terminerà a dicembre con il Demo Day, un evento in cui le soluzioni accelerate saranno presentate a investitori e aziende. Durante il percorso i team avranno inoltre l’opportunità di entrare in contatto con un network di più di 1.000 imprese del territorio con cui creare connessioni, progetti pilota e partnerships di sviluppo.

La prima edizione di HAC a Reggio Emilia ha portato sul territorio soluzioni e progetti di impatto che hanno saputo interpretare le richieste del mercato e rispondere ad alcune delle tematiche di maggior interesse per l’innovazione del nostro tessuto produttivo. Anche questa nuova edizione si propone di essere una grande opportunità per tutti i team che necessitano di una rete di mentor, partner e imprese manifatturiere d’eccellenza con cui relazionarsi per validare le proprie soluzioni, avviare sinergie, collaborazioni, progetti pilota su un mercato in grado di accoglierle e favorirne la crescita” spiega Elena GalliResponsabile dei Percorsi di Accelerazione di Tech-Up Accelerator.

Per Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures, “con la prima edizione di HAC abbiamo potuto toccare con mano tutte le possibilità offerte dall’ecosistema reggiano dell’innovazione nonché la sua reattività a pratiche di Open Innovation, ottenendo risultati concreti con un impatto sul territorio. Con questa nuova edizione di HAC ci poniamo obiettivi ancora più ambiziosi: non solo metteremo a disposizione dei team selezionati una grande opportunità di accelerazione e formazione, ma anche di confrontarsi in modo molto concreto con investitori e attori industriali di alto livello di ecosistemi nordestini come Trento o Bolzano e persino esteri, come Dresda e Boston”.

Tech-Up Accelerator è il progetto del Distretto Digitale di Reggio Emilia che si occupa di startup e Open Innovation, realizzato da Fondazione REI, con il contributo di Unindustria Reggio EmiliaCamera di Commercio di Reggio EmiliaIren Smart SolutionsSTU Reggiane e Fondazione Manodori, in collaborazione con il già citato Industrio VenturesUpidea! Startup Program e IN-ER – Incubators Network of Emilia-Romagna.

Industrio Ventures, ideatore e promotore dell’iniziativa HAC-Hardware Acceleration Coaching, è il primo acceleratore hardware d’Italia e investe in startup innovative di prodotto, attive in settori strategici dell’economia nazionale; ha il suo quartier generale al Polo Meccatronica di Rovereto ma opera in tutto il nordest e nel resto d’Italia.

Informazioni: https://techup.dd-re.it/hac/

techup@dd-re.it