Saman Abbas, “Al bando l’ipocrisia”. Di Roberto Mirabile (Presidente Caramella Buona Onlus)

Roberto Mirabile

La grande tragedia di Saman sta svegliando le coscienze e anche tanti ipocriti stanno facendo dichiarazioni che avrebbero potuto e dovuto esternare prima.
Conosco, non per presunzione, la comunità pakistana come altre realtà sociali: il caso di cronaca del pedofilo pakistano che abbiamo seguito come Caramella Buona tre anni fa ci ha permesso di approfondire conoscenze utili alla comprensione (non giustificazione) di alcuni fenomeni.
Comportamenti, usi e costumi, mentalità che nulla hanno a che fare con la nostra, sono presenti e diffuse a Reggio Emilia e tanti, forse per paura di essere tacciati di razzismo o per malsano buonismo, hanno taciuto rendendosi in qualche modo complici di violenze e soprusi.

Potrei raccontare di episodi vissuti, di come un nostro validissimo avvocato era malvisto solo in quanto donna, dei colloqui fatti in famiglie di vittime di abusi dove a fatica interveniva la voce della parte femminile, praticamente inesistente e senza alcun titolo per poter parlare.

Ho notato anche in giovani maschi questa mentalità, malgrado apparenti aperture.
Se andiamo a vedere la cronaca di fatti accaduti negli ultimi quindici anni, una attenta valutazione avrebbe dovuto portarci a riflettere e agire : dai matrimoni forzati alla infibulazione, alle tante violenze in famiglia taciute per il terrore di ulteriore conseguenze, agli abusi sui bambini fatti passare per riti tribali.

Dobbiamo lavorare per conoscere il fenomeno, aiutare le giovani straniere a trovare dignità e riscatto, anche mantenendo integra la loro cultura. Ma non possiamo farlo se noi stessi continueremo ad essere ipocriti.

Roberto Mirabile (Presidente Caramella Buona Onlus)