Pedofilia, arrestata una madre reggiana 40enne

La Polizia postale ha eseguito una misura di custodia cautelare emessa dal Gip di Firenze nei confronti di una donna 40enne accusata di avere commesso abusi sessuali sulla figlia fin dai primi anni di età al fine di produrre foto a carattere pedopornografico successivamente inviate via WhatsApp a un uomo 40enne residente in provincia di Grosseto. Analogo provvedimento e analoghe accuse nei confronti di una donna di Terni.

“Esistono casi di donne – spiega Roberto Mirabile, presidente della Caramella Buona Onlus –, di “madri” che si rendono complici e addirittura artefici dello sfruttamento di bambini, dei loro stessi figli.

“Proprio in questi giorni, ci stiamo occupando di uno squallido caso che vede coinvolta una signora, non emiliana, che propone in chat le prestazioni sessuali della figlia e del fidanzatino, entrambi minorenni ed ignari anche dei pericoli ai quali si espongono, permettendo la diffusione delle proprie immagini nel web.
Ci stiamo anche occupando, a livello di processo penale, di un famoso caso italiano, nel quale due bambini sono stati addirittura uccisi (per la prima bambina abbiamo già ottenuto una condanna all’ergastolo per il responsabile della morte) : in questo caso, come Caramella Buona abbiamo purtroppo la dimostrazione della incredibile complicità di alcune madri, che addirittura negano l’evidenza degli abusi sessuali subiti dalle figlie”. 

“Non voglio chiamare madri queste persone -conclude Mirabile- sono delle criminali che nella vita non meritavano il dono di fare figli”.

nsr