Hicham Boukssid, l’assassino della giovane barista Hui Zhou, si è costituito. Finita la fuga

Dopo dieci giorni di fuga e di ricerche serrate ininterrotte da parte delle forze dell’ordine, questa notte, verso le 2.00, Hicham Boukssid si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Reggio Emilia e si è costituito.

L’uomo, l’8 agosto aveva ucciso violentemente a coltellate la giovane barista 24 enne Hui Zhou, figlia dei titolari del Moulin Rouge al foro boario.

I dettagli delle ricerche e del momento in cui Hicham Boukssid si è costituito nella caserma dei Carabinieri in corso Cairoli sono stati illustrati oggi pomeriggio in una conferenza stampa alla quale erano presenti il dirigente della squadra mobile Guglielmo Battisti, il sostituto procuratore che ha coordinato le indagini Marco Marano e il tenente colonnello Alessandro Dimichino, comandante del reparto operativo dei carabinieri.

Hicham Boukssid è stato collaborativo: ha spiegato che il coltello di 19 centimetri di lama con cui ha ucciso Hui Zhou con una decina di colpi era in un cespuglio fra i boschetti, nei pressi dell’Ifoa. L’arma, seguendo le indicazioni dell’assassino è stata in effetti poi trovata nella zona da cui non si sarebbe mai allontanato.

Secondo il sostituto procuratore Marano quella di costituirsi sarebbe stata una “scelta favorita, agevolata e coadiuvata dalle attività investigative intense e pesanti. Lo abbiamo braccato sul territorio e gli abbiamo fatto terra bruciata intorno. Ci sono ora attività in corso per capire se si sia sostenuto da solo o, invece, se qualcuno gli abbia dato una mano. Allo stato attuale non abbiamo elementi per escludere nulla”.

Il marocchino, che non ha fatto alcuna dichiarazione, si trova ora in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip previsto il 22 agosto.

L’uomo è accusato di omicidio volontario, aggravato da premeditazione, sevizie e crudeltà per futili motivi. Un movente passionale, un amore impossibile verosimilmente non corrisposto.

Esiste un video di circa due minuti girato dalle telecamere interne al bar che documenta l’omicidio. Secondo il sostituto procuratore “fa male e ferisce vederlo”.

nsr

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