Superticket addio dal 1° settembre anche per i redditi superiori a 100mila euro

Dal 1° settembre, per effetto della legge nazionale di Bilancio per l’anno 2020 (Legge n. 160/2019), in Emilia Romagna viene abolito il superticket anche per i redditi superiori a 100mila euro.

Il superticket, quota fissa aggiuntiva rispetto al ticket da pagare sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e sui farmaci di fascia A per i cittadini non esenti, era stato introdotto nel 2006 e richiesto all’assistito con una graduazione collegata alla fascia di reddito di appartenenza. Dal 2019 la regione Emilia Romagna, per mezzo della creazione delle due fasce di reddito QB (quota base) e QM (quota massima), lo aveva tolto ai redditi famigliari fino ai 100mila euro. Ora, in ottemperanza alla normativa nazionale, le due fasce QB e QM sono abolite e ai cittadini non sarà più attribuita la fascia di reddito. Non cambia nulla invece per le esenzioni in vigore.

Sarà quindi dovuto il solo ticket di base su tutto il territorio nazionale: per le visite specialistiche (la prima 23 euro e le successive di controllo 18 euro), la Risonanza Magnetica e la Tac (36,15 euro), gli interventi di chirurgia ambulatoriale (36,15 euro). Per quanto riguarda l’erogazione di farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale, per le prescrizioni dematerializzate si pagherà un eventuale ticket previsto dalla normativa regionale di iscrizione dell’assistito. Per le ricette rosse non ci sarà alcuna quota aggiuntiva.

Dal 1° settembre non si terrà conto di alcuna fascia di reddito, anche se segnalata nella ricetta predisposta prima di tale data. Per tutte le prestazioni erogate successivamente dovrà essere applicata la nuova Legge di Bilancio. Le prescrizioni parzialmente o totalmente erogate prima di quella data saranno tariffate invece con la vecchia modalità.