Diplomato in trombone con specializzazione in basso tuba, Gianluigi “Gialla” Paganelli ha collaborato e collabora con orchestre lirico-sinfoniche e formazioni jazzistiche (dai Jazz Chromatic Ensemble a Nexus). Ha lavorato con Claudio Baglioni, Quintorigo e Icarus ensemble. Nell’ambito della musica da camera ha collaborato con Quinte Eccedenti, Petronius Brass Ensemble, Made in Brass, Quintetto di ottoni della Toscana, Fantasy Brass. Attualmente è membro del gruppi di ottoni Parma Brass, il Concerto a fiato L’Usignolo, BimBumBrass e il gruppo di musica klezmer Dire gelt.
Diplomato in trombone al conservatorio Boito di Parma, Valentino Spaggiari ha collaborato con alcuni tra i principali enti lirici e sinfonici italiani. Suona attivamente con gli Ensemble di musica contemporanea “Icarus” di Reggio Emilia,”Sentieri Selvaggi” di Milano e “Prometeo” di Parma,ed è membro di numerosi ensemble e gruppi di musica da camera. Fa parte della Big Band”Jazz In It” di Vignola in qualità di trombone basso. Porta avanti progetti originali come solista di euphonium nelle formazioni “Bandella Emiliana”, Ensemble “L’ Usignolo” e “L’ Officina del Battagliero”.
I concerti “sospesi” di Suoni dai balconi proseguono giovedì 23 settembre (ore 18) sul balcone della biblioteca di Santa Croce in via Adua 57 con il duo di arpe Alchimia composto da Alice Caradente e Alessandra Ziveri.
La quarta edizione di Suoni dai balconi, rassegna musicale itinerante, è promossa da Associazione culturale Pocket (quelli di Tipo Magazine) in collaborazione con Arci e Idee di gomma, con il contributo di Acer Reggio Emilia e del Comune di Reggio Emilia e con il sostegno di Capelli Service, all’interno del cartellone di Estate popolare e di Restate 2021. Quattro date in altrettante zone residenziali popolari della città, con una formula di ascolto inedita quanto il contesto: gli artisti si esibiranno dai balconi come su un palcoscenico, mentre il pubblico assisterà al concerto con il naso all’insù. Il programma musicale, che va dalla musica contemporanea alla classica, passando per la musica popolare, anche quest’anno è affidato al maestro Mirco Ghirardini.
«In un momento storico così complesso – spiegano gli organizzatori di Suoni dai balconi – tornare nei quartieri è fondamentale per ricostruire quel senso di vicinanza sociale e centralità della relazione che si è perso con le misure di distanziamento dovute alla pandemia. Il linguaggio dell’arte, in particolare quello della musica, si è rivelato strumento privilegiato per interpretare e qualificare lo spazio urbano dei quartieri reggiani come crocevia di istanze culturali e relazionali, oltre che architettoniche e urbanistiche. Portare l’arte in angoli della città meno conosciuti e frequentati vuole essere un invito a ritrovarci, nel segno della musica e nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria. Un’occasione per riallacciare relazioni e promuovere il confronto interculturale e intergenerazionale».