Strage di Nassiriya, le Associazioni d’Arma di Reggio Emilia ricordano quel tragico giorno di 17 anni fa e il tenente dei Carabinieri Merlino

Sono passati 17 anni dalla strage di Nassiriya. Era il 12 Novembre 2003
La più grave delle azioni contro le forze inviate dall’Italia ad aiutare, soccorrere, cooperare per garantire la pace.
Dopo questi 17 anni, un’azione che ha colpito anche Reggio con l’uccisione del tenente dei Carabinieri Filippo Merlino (ndr, due anni fa gli fu dedicata la sede ANC di Rubiera, leggi qui), per anni comandante della stazione di Viadana, e chi è stato inviato per sostituire i caduti come il maggiore Zani.
Un breve ricordo per i caduti e per tutte quelle migliaia di uomini e donne che indossando la divisa, onorando l’Italia, contribuiscono a stabilizzare e a proteggere persone in molte parti del mondo (vedi qui i caduti).

I fatti
In un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, base in Iraq del contingente inviato dopo la guerra a Saddam Hussain, morirono 19 italiani.
A provocare la strage un camion imbottito con 200 kg di esplosivo che fu lanciato a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu, Multinational Specialized Unit, forzando il posto di blocco all’entrata della base, con gli occupanti che aprirono il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso che, rispondendo, non riuscirono a fermare il mezzo che travolse anche le barriere passive, reti e fili spinati, poste a difesa della struttura.
L’esplosione sventrò gran parte dell’edificio che si trovava sulle rive del fiume Eufrate, e danneggiò una seconda palazzina, il comando.
Nel cortile molti mezzi militari presero fuoco così come il deposito delle munizioni.
Sulla strage sono state aperte due inchieste: una su esecutori e mandanti, che ha consentito di individuare tutti i responsabili, ma che è stata archiviata perché nessuno era più in vita, e quella sulle presunte carenze delle misure di sicurezza della base Maestrale, che ha coinvolto i comandanti italiani i quali sono stati penalmente assolti, mentre il Generale Bruno Stano, ritenuto civilmente responsabile dalla Cassazione, il 10 settembre 2019 è stato condannato a risarcire i familiari delle vittime.

UNUCI, unione naz. Ufficiali in congedo
Anb, Ass. Naz Bersaglieri
INGORTP, guardie d onore al Pantheon
AIOC, Ass. Insigniti Onorificenze Cavalleresche