Strage di Nassiriya 18 anni dopo: commemorati i caduti a Correggio 

Strage di Nassiriya 12 Novembre 2003, la più grave delle azioni contro le forze inviate dall’Italia ad aiutare, soccorrere, cooperare per garantire la pace.
Dopo questi 18 anni, un’azione che ha colpito anche Reggio con l’uccisione del tenente Merlino dei Carabinieri, per anni comandante della stazione di Viadana, e chi è stato inviato per sostituire i caduti come il maggiore Zani.

Un breve ricordo per i caduti e per tutte quelle migliaia di uomini e donne che indossando la divisa, onorando l’Italia, contribuiscono a stabilizzare e a proteggere persone in molte parti del mondo è stata la commemorazione organizzata dalla ANC di Correggio sabato sera, dove è presente l’unico monumento in provincia di Reggio anche grazie a una amministrazione comunale attenta.

Alla presenza della sindaca di Correggio Malavasi, del sindaco di S. Martino in Rio Fuccio, di bandiere e labari di varie associazioni d arma e varie sezioni ANC si è ricordato il 18esimo anniversario ponendo una corona al monumento e rendendo gli Onori dopo la s. Messa.

I fatti
In un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, base in Iraq del contingente inviato dopo la guerra a Saddam Hussain, morirono 19 italiani e 9 civili iracheni. Oltre a decine di feriti.
A provocare la strage un camion imbottito con 200 kg di esplosivo che fu lanciato a tutta velocita’ contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della MSU, Multinational specialized unit, forzando il posto auto di blocco all’entrata della base, con gli occupanti che aprirono il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso che, anche rispondendo, non riuscirono a fermare il mezzo che travolse anche le barriere passive, reti e fili spinati, poste a difesa della struttura.
L’esplosione sventrò gran parte dell’edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate, danneggio una seconda palazzina, il comando.
Nel cortile molti mezzi militari presero fuoco così come il deposito delle munizioni.
Sulla strage sono state aperte due inchieste: una su esecutori e mandanti, che ha consentito di individuare tutti i responsabili ma che è stata archiviata perché nessuno era più in vita, e quella sulle presunte carenze delle misure di sicurezza della base Maestrale, che ha coinvolto i comandanti italiani che sono stati penalmente assolti, e con il generale Bruno Stano ritenuto civilmente responsabile dalla Cassazione, il 10 settembre 2019, condannato a risarcire i familiari delle vittime.

UNUCI, unione naz. Ufficiali in congedo.
ANB, Ass. Naz Bersaglieri.
INGORTP, guardie d onore al Pantheon,
ANVG ,
AIOC, Ass. Insigniti Onorificenze Cavalleresche.

(Foto di Fabio Zani)