Soffiate sui controlli durante il lockdown: denunciata dirigente comunale

Scandiano. Esercitava la professione di parrucchiera nel suo negozio nel comprensorio ceramico, nonostante non potesse aprire l’attività alla luce dei DPCM in occasione del primo lockdown.
Ciò avveniva, stando alle risultanze investigative dei carabinieri di Scandiano, grazie all’aiuto di una compiacente dirigente comunale che “soffiava” i paventati controlli da parte delle forze di polizia che all’arrivo trovavano regolarmente chiusa l’attivo.

Per questo motivo con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio i militari hanno denunciato una 50enne reggiana.
L’indagine ha avuto inizio da una segnalazione che indicava un’anomalia nella conduzione di un esercizio pubblico di parrucchiera laddove, invece di rispettare i dettami del lockdown in corso, si esercitava liberamente la professione. Gli accertamenti consequenziali alla notizia inizialmente non portavano a riscontri. Tuttavia da approfondimenti e indagini anche di natura tecnica attivate dall’arma scandianese che hanno potuto accertare che almeno in un controllo di polizia l’attività era stata trovata chiusa sebbene prima dell’attività degli operanti era aperta. Questo, appunto, a seguito della soffiata ricevuta.
nsr