Settimana della Cucina italiana nel mondo: Reggio Emilia e il suo Erbazzone protagonisti in Francia e Usa

Congiuntura positiva per i prodotti tipici di Reggio Emilia. Se nei giorni scorsi la città è stata protagonista – attraverso iniziative di promozione delle eccellenze del proprio territorio quali Tortelli verdi, Parmigiano Reggiano, Erbazzone e Lambrusco – alla quarta edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nelle città gemelle di Digione (Francia) e Fort Worth (Texas), le prospettive di rilancio e diffusione delle tipicità reggiane non si fermano qui e anzi spingono il già rinomato Erbazzone alla ribalta di Parigi.

L’associazione Emilia-Romagna della capitale francese, nata dall’esperienza della storica Fratellanza Reggiana di Parigi, nell’ambito di un progetto sostenuto a livello regionale, ha consentito infatti l’incontro tra la presidente dell’associazione Patrizia Molteni e Dorina Burlacu, chef di origini rumene che nei mesi scorsi è diventata cittadina italiana in Sala del Tricolore. La stessa Burlacu porterà il prossimo 9 dicembre a Parigi, per la seconda volta in un evento promosso dal Consolato italiano, il suo “erbazzone R-Evolution” realizzato con il supporto dell’Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina e presentato in anteprima a Digione di recente. A Parigi, in quell’occasione, si terrà anche uno show-cooking dedicato alla pasta fresca e ai Tortelli verdi reggiani.

Intanto, questa settimana l’assessora a Commercio, Attività produttive e Centro storico Mariafrancesca Sidoli ha partecipato a Digione ad un evento dedicato alla cucina emiliana e la sua evoluzione nella gastronomia francese, che vede protagoniste diverse aziende reggiane. Nei giorni scorsi, invece, a Fort Worth si è svolta una masterclass dedicata al cibo con presentazioni e degustazioni “made in Reggio” grazie alla presenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano, del Consorzio dell’Aceto Balsamico, di Pause Atelier dei Sapori e Destinazione Turistica Emilia.

La rete delle città gemelle offre al territorio reggiano un’occasione di promozione e valorizzazione importante in palcoscenici internazionali di valore. Grazie al rapporto privilegiato con Fort Worth e Digione, Reggio Emilia ha partecipato infatti all’evento internazionale promosso dall’Italia nel mondo, facendo conoscere i prodotti di eccellenza del territorio, ma anche le tradizioni e i valori culturali che sono dietro la cucina reggiana. Una presenza, quella di Reggio Emilia a queste iniziative, finalizzata non solo a far conoscere e assaggiare i nostri prodotti, ma anche a costruire – grazie alla presenza e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale con la Fondazione E35 – nuovi progetti e percorsi di collaborazione legati all’enogastronomia, alla promozione del territorio e al turismo.

L’EVENTO DI DIGIONE – Nell’ambito della Settimana della Cucina italiana, in Francia, l’assessora Sidoli ha partecipato a Digione alle iniziative promosse dall’Associazione Ombra di Peter, in collaborazione con la città di Digione e il Consolato italiano in Francia. Digione, tra le quattro municipalità nominate in Francia “Città internazionale della Gastronomia”, rappresenta un partner strategico per sviluppare politiche a supporto dei prodotti tipici. Fra le aziende reggiane che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione dell’iniziativa di degustazione e promozione attraverso il conferimento di prodotti, vi erano Venturini Baldini e Acetaia Canossa, Bottega Gastronomica e il Consorzio Vacche Rosse.

“L’incontro è stato occasione per raccontare le azioni di promozione del nostro territorio partendo dalla narrazione delle tradizioni enogastronomiche reggiane con particolare attenzione alle strategie di valorizzazione del cappelletto reggiano e dell’erbazzone – ha spiegato l’assessora Mariafrancesca Sidoli – Abbiamo condiviso la filosofia che accompagnerà le future progettualità: ‘fare e farsi conoscere’, sottolineando ancora una volta l’importanza di aprirsi alla dimensione europea, saper attrarre risorse turistiche, economiche e, soprattutto, capitale umano. Primo obiettivo di lavoro che rinforzerà gli accordi di gemellaggio con Digione e che andranno a rinforzare i valori di cooperazione fra i territori, è la realizzazione del progetto Cité de la gastronomie et du vin, che vedrà la luce a Digione nel 2021, luogo dove le eccellenze della nostra terra troveranno accoglienza. Reggio Emilia è pronta a farsi scoprire e a raccontarsi”.

“Abbiamo intrapreso con Reggio Emilia un fitto programma di scambi per la promozione di progetti sull’enogastronomia e l’artigianato – ha detto l’assessora con delega alle Relazioni internazionali di Digione Sladana Zivkovic – Tra le iniziative in arrivo, c’è la partecipazione delle eccellenze reggiane al mercato natalizio, che si svolge nella nostra città, e stiamo organizzandoci per portare le eccellenze di Digione a Reggio Emilia. Già l’anno scorso, una quarantina di giovani digionesi ha preso parte ai Giochi internazionali del Tricolori: inoltre abbiamo iniziato a collaborare sul tema dell’agricoltura periurbana. Insomma, quella tra Reggio Emilia e Digione è una partnership in evoluzione che guarda al futuro e che evolverà con iniziative e progetti nei prossimi mesi”. 

LA MASTER CLASS A FORT WORTH – La Master Class a Fort Worth si è tenuta dal 18 al 21 novembre scorsi. Alla missione hanno preso parte i rappresentanti di diverse realtà istituzionali ed eccellenze gastronomiche reggiane, tra cui Paola Cavazzoni, amministratore delegato di Pause-Atelier dei Sapori – Fondazione Reggio Children, che ha promosso un workshop di approfondimento sul tema della cucina, l’educazione, la ricerca sul gusto. Alla delegazione hanno preso parte: Federico Bolla del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Paola Cavazzoni in rappresentanza di Fondazione Reggio Children e Pause Atelier dei Sapori, il direttore Pierangelo Romersi e Mirca Bolognesi di Destinazione Turistica Emilia e, infine, Marianna Roscelli di Fondazione E35, che ha facilitato e supportato l’organizzazione.

Promossa in collaborazione con la città di Fort Worth e la Camera di commercio italiana in Texas, la Master class ha offerto un momento di formazione/sensibilizzazione per contrastare l’italian sounding e a tutela dell’agroalimentare made in Italy, promosso e finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico per valorizzare e salvaguardare il valore del prodotto agroalimentare autentico italiano negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Messico. La Master class ha inoltre consentito di incontrare ristoratori, grossisti, piccoli rivenditori, chef ma anche un pubblico interessato al gusto e ai prodotti italiani. All’iniziativa hanno partecipato anche ‘Agenzia nazionale del Turismo (Enit) e i Consorzi del Prosciutto di Parma, del Pecorino toscano e dell’Olio Extravergine. Destinazione Turistica Emilia ha invece partecipato a diversi incontri B2B con agenzie e tour operator per rafforzare progetti e scambi in uno dei Paesi di maggiore interesse e di provenienza del turismo in Italia. Durante la master class, gli chef della Texas Chef Association e Alessandro Tagliavini (chef Pause Atelier dei Sapori), con i prodotti presentati durante la lezione, hanno cucinato per il pubblico, unendo la tradizione italiana a quella americana.

“L’accoglienza che ci hanno riservato ha favorito le nostre opportunità di creare nuovi canali di scambio – ha detto il direttore di Destinazione Turistica Emilia Pierangelo Romersi – Innanzitutto è stata un’interessante occasione per far conoscere le nostre produzioni Dop  in Texas e non solo; inoltre è stata un’opportunità unica per promuovere l’Emilia come nuova destinazione turistica, attraverso presentazioni a istituzioni e operatori food, oltre che con importanti contatti con tour operator che organizzano viaggi verso l’Italia. Negli Stati Uniti c’è grande interesse per l’Italia, ma dobbiamo lavorare bene per promuoverci e garantire una qualità dell’accoglienza adeguata alle loro aspettative”.

“Abbiamo riscontrato molto interesse da parte di operatori ed esperti sul tema della cucina nelle scuole di Reggio Emilia, come laboratorio di relazioni, di comunità e di cura alla salute dei bambini e delle loro famiglie – ha detto Paola Cavazzoni di Pause-Atelier dei sapori – È da questa esperienza che si sta sviluppando il progetto di Pause dedicato all’educazione alimentare per una nuova cultura del gusto, con interviste agli studenti, a cui ha preso parte anche la Trimble Tech High School di Fort Worth, con cui avvieremo in questi mesi uno scambio. Un progetto sul quale, con la Farnesina, stanno lavorando cinquanta scuole italiane all’estero a partire dalla Settimana della cucina italiana nel mondo”.

A latere della Master Class, la visita a Fort Worth ha visto la realizzazione di un workshop dedicato al cibo e all’educazione, focalizzato sul Reggio Emilia Approach e promosso in collaborazione con Pause Atelier dei Sapori. L’iniziativa è stata promossa dal Consolato italiano a Houston all’interno degli eventi dedicati alla Settimana della cucina italiana nel mondo, negli Stati Uniti. 

LA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO – “Il governo italiano e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale sono in prima linea per promuovere e tutelare l’industria agroalimentare italiana e difendere il nostro modello alimentare nel mondo”, ha dichiarato il sottosegretario Manlio Di Stefano all’evento di presentazione della quarta edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo, che si è tenuto a Roma l’11 novembre scorso. La quarta Settimana della Cucina italiana nel mondo viene celebrata dal 18 al 24 novembre con conferenze, concerti e mostre, degustazioni, cene di gala, corsi di cucina, il tutto sotto il coordinamento della rete diplomatico-consolare italiana, e sarà dedicata al tema “Educazione alimentare: la Cultura del gusto”. Sarà l’occasione per affiancare ad attività promozionali dell’agroalimentare italiano momenti di informazione e riflessione sugli stili di vita, i diversi modelli alimentari e i loro effetti sulla salute, con un focus speciale sulla Dieta mediterranea.

Nelle tre precedenti edizioni, la Settimana della Cucina ha visto la realizzazione di oltre 4.500 eventi in 110 Paesi, con il coinvolgimento di istituzioni, università, accademie e scuole di cucina, sistema camerale, associazioni di categoria e reti dei ristoranti italiani certificati, che hanno messo insieme le loro energie per far conoscere al mondo il meglio della nostra tradizione enogastronomica.

La nuova edizione della Settimana della Cucina, oltre al focus sugli aspetti di educazione al gusto e a un modello di alimentazione equilibrato e corretto, proporrà tra le sue linee direttrici la valorizzazione e la riscoperta dei territori di origine dei nostri prodotti tipici, unita ad azioni di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Le attività che si sono svolte negli Stati Uniti hanno avuto infine un focus speciale sulla promozione dei prodotti alimentari italiani colpiti dai dazi, come primo passo di una serie di misure di sostegno a breve, medio e lungo termine, già messe in campo dal governo.

M.G.