Sesena (CGIL), “Aumentano i poveri: per invertire la rotta investire su occupazione e qualità del lavoro”

I dati diffusi dal centro di ascolto della Caritas diocesana reggiana fotografano uno stato di difficoltà che non risparmia nessuno a partire, e questo è l’elemento più allarmante, dai giovani.
Questi dati confermano quanto emerso recentemente dal rendiconto sociale dell’INPS provinciale  che ha certificato circa diecimila “nuovi poveri” nel 2020, cittadini che hanno fruito di reddito di emergenza e di cittadinanza. 

L’equivalente degli abitanti di un paese di media grandezza della nostra provincia in sostanza non ce la fa.
È necessario intervenire subito e in modo mirato.

Bisogna dare gambe al Patto di contrasto alle nuove povertà siglato da Parti sociali e Istituzioni destinando risorse all’occupazione di giovani e donne in maniera verificabile e condizionata all’effettiva capacità delle imprese di offrire occasioni occupazionali stabili e durature.

Bisogna favorire l’incontro di domanda e offerta di lavoro, investendo su istruzione e formazione.

Enti locali, associazioni datoriali, sindacati devono partire dall’avviso comune siglato da Governo e parti sociali sulla gestione del post-blocco dei licenziamenti, non limitandosi però solamente a difendere l’occupazione esistente, ma ponendosi l’obbiettivo di creare occupazione buona.

La quantità da sola non basta. L’investimento in qualità del lavoro non è più rinviabile.

Infine, le risorse che arriveranno dall’Europa nei prossimi anni dovranno essere utilizzate per innovare il nostro sistema produttivo e di welfare e la bontà dei cambiamenti dovrà essere misurata attraverso la cartina tornasole del lavoro.

Non solo dal totale dei posti di lavoro in più generati, si comprenderà se questa decisiva sfida per il futuro sarà vinta, bensì dalla effettiva qualità dell’occupazione creata e dal tasso di dignità ad essa connessa.

Cristian Sesena, Segretario CGIL Reggio Emilia