Lunedì 20 marzo saremo dalle 18 45 davanti al Comune per chiedere conto dell’assurda decisione di anticipare di tre mesi la riscossione della tariffa rifiuti.
Nessuno ha ritenuto opportuno e doveroso informare preventivamente la collettività della modifica del meccanismo di fatturazione, che non ha carattere di obbligatorietà e pertanto non avrebbe dovuto automaticamente essere recepita dai Comuni, che infatti hanno agito diversamente in numerosi casi.
Tutto ciò non trova dunque alcuna motivazione pratica se non, forse, per assecondare le dinamiche di liquidità dell’azienda, il cui debito netto al 30 settembre 2022 ammontava a 3,9 miliardi.
Certo, non possono essere ritenute plausibili le motivazioni tecnico organizzative addotte dall’azienda.
Inoltre la nostra amministrazione, nonostante le cospicue risorse investite in comunicazione e propaganda, non ha ritenuto di anticipare ai propri cittadini, all’atto della delibera di trasferimento della fatturazione a Iren, che le condizioni sarebbero peggiorate.
Mi domando poi, e questo è il cuore della questione, come sia possibile applicare la tariffazione puntuale tre mesi prima della scadenza.
Se il dato è puntuale, deve evidentemente essere rilevato a fine periodo.
Mi chiedo altresì perché altri Comuni, tra cui quello di Parma (amministrata peraltro dalle stesse forze politiche e con lo stesso gestore) abbia fatto una scelta diversa e più attenta alle esigenze dei propri cittadini, ovvero 15 maggio e 15 dicembre (si veda allegato).
Per quale motivo allora il Comune di Reggio Emilia ha ritenuto di fare una scelta più incline agli interessi dell’azienda?
Evidenzio infine che la data riportata sulle fattur, il 21 febbraio, è antecedente a quella della delibera comunale di attuazione, il 23 febbraio.
La ciliegina sui rifiuti.
Tutto ciò è grave e inaccettabile e induce a più di un retropensiero.
Pertanto, oltre a invitare tutte e tutti a partecipare all’iniziativa, rendo pubblico che pagherò la prima rata il 30 giugno, come ho sempre fatto.
Per quale motivo, infine, il Sindaco di Reggio Emilia afferma che i cittadini dovrebbero “cambiare abitudini” e che non ci sarebbero benefici sul bilancio di Iren?
Noi non ci stiamo, e lo diremo lunedì 20 marzo ore 18 45 davanti al Comune.
Francesco Fantuzzi, Reggio Città Aperta