Scuola online: l’Emilia Romagna guida la transizione

L’educazione attraversa un importante momento di passaggio. Per gli studenti di tutto il paese (e quasi tutto il mondo) gli ultimi mesi hanno rappresentato una novità importante, introducendo un nuovo modo di apprendere “sui banchi” di scuola. Le classiche giornate scolastiche, fatte di ore passate in gruppo, sono state momentaneamente messe da parte, con lezioni, compiti ed esami tenuti su piattaforme virtuali. Una necessità, considerato il momento, ma anche un’occasione per sfruttare un settore, quello dell’online, che è ormai parte integrante di molti ambiti della nostra vita.

A guidare la transizione della scuola c’è, nel suo piccolo, proprio l’Emilia Romagna, che ha da poco stanziato 3,5 milioni di euro per dare a tutti gli studenti la possibilità di accedere a tutte le risorse necessarie per continuare a imparare da casa, garantendo una continuità didattica e provando a consolidare i rapporti con insegnanti e compagni. In particolare, la regione ha destinato parte di questa somma (200000 euro) al distretto di Reggio Emilia per aiutare gli studenti, soprattutto quelli delle strutture più a rischio a causa della carenza di mezzi tecnologici essenziali per rafforzare le competenze degli studenti e raggiungere gli obiettivi didattici fissati a inizio anno. 

Un gesto importante e una dimostrazione di modernità da parte della Regione, come dichiarato dall’assessore all’Educazione del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni, che ci ha tenuto a sottolineare l’impegno e l’attenzione che il territorio ha sempre riservato all’educazione. Infatti, non è la prima volta che l’Emilia Romagna, e in particolare Reggio, dimostra di avere a cuore l’istruzione di bambini e giovani. Il progetto avviato a fine marzo, volto a rilevare eventuali falle nei processi educativi a distanza, si è concluso con un grande risultato, ovvero la distribuzione di quasi 600 tablet a studenti di ogni età. Una mossa vincente, che ha permesso a molti di recuperare il terreno perduto nelle fasi iniziali dell’apprendimento virtuale.

Come già accennato in precedenza, lo studio a distanza rappresenta un passo avanti in un’epoca che è sempre più digitale. D’altronde, sono molti i campi che negli ultimi anni hanno beneficiato dell’online. Basti pensare al settore del commercio, che grazie all’avvento degli eCommerce sta avendo la possibilità di rispondere efficacemente alle attuali richieste di mercato, o ai vantaggi che l’online ha portato al mondo del gaming.

Ciononostante, la didattica virtuale sembra non piacere alla maggior parte degli studenti. Per la precisione, il 54% di loro sembra non gradire il recente cambiamento nella canonica struttura educativa. Un terzo, poi, crede sia più difficile concentrarsi utilizzando apparecchiature elettroniche come tablet, computer e cellulari, mentre il 15% considera proprio questi ultimi una potenziale fonte di distrazione. Sembra quindi che la vecchia, cara scuola manchi soprattutto agli studenti, forse desiderosi di ritrovare un contatto umano con i propri compagni e docenti. Lo studio in questione, delll’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, Gap, Cyberbullismo) insieme a Skuola.Net, è stato condotto su quasi 10000 studenti e ha evidenziato ulteriori problematiche legate all’istruzione virtuale. Ad esempio, molti degli individui interpellati hanno lamentato dei cambiamenti nel ritmo del proprio sonno, denunciando dei risvegli in piena notte e attribuendoli al tanto, troppo tempo passato online

Inoltre, sembra essere calata la qualità di insegnamento, con conseguente crescita dei carichi di lavoro. In particolare, un sondaggio realizzato da Terre des Hommes ha evidenziato come il 60% dei maturandi reputi l’apprendimento online peggiore della sua controparte classica, in termini di efficacia. Un altisonante 75% degli intervistati, invece ha lamentato un quantitativo eccessivo di compiti, esprimendo anche incertezza nei confronti dell’incombente esame di maturità.

Ne emerge dunque un quadro a tratti negativo, almeno a detta degli studenti, che paiono voler tornare in fretta alle vecchie abitudini. L’istruzione online, probabilmente, ha scombussolato le vite di tutti coloro che vi prendono parte, compromettendone la corretta fruizione e il necessario assorbimento di concetti e competenze. Allo stesso tempo, però, rappresenta una risorsa indispensabile per rimanere al passo coi tempi e un’esperienza di cui fare tesoro in futuro.