Scuola, l’impegno della Provincia per ripartire in sicurezza

Una cinquantina di incontri con i dirigenti scolastici tra il 20 maggio e il 30 luglio, sopralluoghi in tutti i 21 istituti di città e provincia, due videoconferenze con Agenzia mobilità e Seta sul tema dei trasporti  ed un investimento di 2 milioni e 188.000 euro – che aggiunti ai quasi 28 milioni di interventi e cantieri in corso porta a un somma complessiva di 30 milioni e 133.843 euro – per assicurare, in sicurezza e in presenza, la ripartenza delle scuole superiori reggiane. Sono i numeri dell’impegno della Provincia di Reggio Emilia in vista dell’ormai imminente avvio dell’anno scolastico 2020-21, il primo caratterizzato dall’emergenza Covid-19, che il prossimo 14 settembre interesserà, oltre a migliaia di docenti, circa 22.800 ragazzi, suddivisi in 979 classi (20 in più rispetto all’anno scorso).

A pochi giorni dal suono della campanella, il punto sulla situazione degli istituti superiori reggiani – ed in particolare sui lavori effettuati e sulle azioni intraprese dalla Provincia – è stato fatto questa mattina a Palazzo Allende dal presidente e dalla vicepresidente con delega all’Istruzione della Provincia, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi, e dal dirigente del Gobetti di Scandiano, Fausto Fiorani, coordinatore della rete provinciale degli Istituti superiori.

Sei – hanno spiegato Zanni e Malavasi – i fronti sui quali la Provincia è stata principalmente impegnata: interventi di edilizia leggera per garantire il distanziamento nelle aule ed evitare assembramenti in entrata-uscita, ricerca di locali esterni in affitto, potenziamento connettività e sistemi telefonici, individuazione di spazi esterni per l’attività motoria, acquisto di arredi, trasporto scolastico. Sei voci che, grazie anche a finanziamenti del Programma operativo nazionale (Pon) e dello stesso Ministero dell’Istruzione, hanno comportato un investimento complessivo di 2 milioni e 188.488 euro. “Alla fine, grazie anche al lavoro e alla pazienza dei singoli dirigenti scolastici, siamo riusciti a dare risposta a tutti i 21 istituti sparsi sul territorio reggiano, ognuno con esigenze e problematiche diverse: ci sono dunque le condizioni per riaprire le scuole, il 14 settembre, con le norme di sicurezza previste dalle direttive nazionali, un obiettivo ambizioso e niente affatto scontato per il quale, insieme anche ai sindaci, abbiamo lavorato da mesi”, ha detto il presidente Giorgio Zanni annunciando, per quanto riguarda il tema del trasporto scolastico, una recente, positiva novità: “La Regione, che ringraziamo, ha infatti deciso di finanziare completamente i 590.000 chilometri di percorrrenza in più  richiesti dall’Agenzia mobilità per le corse ulteriori da attivare considerando la capienza massima all’80% da rispettare”.

Nel dettaglio delle azioni intraprese dalla Provincia si è quindi soffermata la vicepresidente Ilenia Malavasi: “Gran parte delle risorse, 1,7 milioni, è stata destinata a interventi di edilizia che hanno interessato tutti i 21 istituti: abbiamo abbattuto o  spostato muri, creato nuovi varchi di accesso, sono il Nobili ne avrà 15, e relativi camminamenti esterni”.

Affitti e ristrutturazioni. Là dove “fisicamente” i quasi 200.000 metri quadrati di superficie delle scuole reggiane non erano sufficienti, si è provveduto ad affittare spazi esterni. Con una spesa di 126.230 euro il Corso e l’Einaudi di Correggio potranno contare rispettivamente sull’ex  Cup di via Carletti e sul Centro sociale XXV Aprile, lo Spallanzani di Reggio Emilia sfrutterà anche l’aula magna del vicino Istituto Ciechi, il Gobetti di Scandiano avrà a disposizione alcune sale del cinema Boiardo e della cooperativa sociale Azzurra, il Mandela di Castelnovo Monti utilizzerà l’oratorio di Pieve.

Attività motoria all’aperto. In aggiunta a 57.000 euro per traslochi e attività di facchinaggio, fanno 1,9 milioni (tra cui 1 milione del Piano operativo nazionale) ai quali “si sommano i 200.000 euro del Fondo unico provinciale stanziato a favore di tutte le scuole per l’acquisto di arredi – ha aggiunto Malavasi –  e 46.206 euro che spenderemo per affittare spazi all’esterno per l’attività motoria e i 20.350 euro dei relativi trasporti scolastici: piste di atletica e campi da calcio, rugby, basket e tennis a Reggio e in ognuno dei distretti”.

Connettività e sistemi telefonici. Tutte le sedi degli istituti scolastici superiori sono dotate da anni di una connettività minima Adsl fornita dalla Provincia che in gran parte delle scuole è stata sostituita, dal 2019, dalla banda larga fornita da Lepida ScpA grazie al progetto MAN realizzato insieme al Comune di Reggio Emilia ed al progetto School Net promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Entro l’anno, attraverso un finanziamento straordinario di 24 milioni ottenuto dalla Regione grazie alle negoziazioni all’interno del Comitato Banda Ultra Larga (COBUL), la connessione veloce sarà assicurata anche agli istituti non ancora collegati (come quelli di Scandiano e Correggio o alcune sedi a Castelnovo Monti), nonché ai Centri di formazione professionale di Reggio, Castelnovo Monti, Bibbiano e Cavriago.

Con una spesa di 30.700 euro, la Provincia ha poi installato nuovi sistemi telefonici al Chierici e al Motti di Reggio: entro metà ottobre toccherà ad altri tre istituti cittadini (Pascal, Canossa e Filippo Re), mentre è in via di definizione la configurazione dei nuovi impianti al Nobili e allo Scaruffi-Levi-Tricolore di Reggio e al Convitto Corso di Correggio.

I quasi 2,2 milioni spesi solo per l’emergenza Covid si sommano, poi, ai cantieri della Provincia appena conclusi, in corso o di prossima attivazione per quasi 28 milioni, a partire dal nuovo Polo scolastico di via Fratelli Rosselli dove i lavori sono già ripresi subito dopo il lockdown.

 

“Davvero un grande lavoro di squadra, insieme ai dirigenti, per individuare gli spazi necessari, salvaguardando i laboratori caratteristici dei singoli istituti dove, come giustamente richiesto dalle stesse scuole, si continuerà a studiare potenziando le attività del pomeriggio”, ha concluso la vicepresidente Malavasi, che ha infine ricordato come “ogni sede sia stata attrezzata con uno “spazio Covid” per garantire l’isolamento, in attesa dell’arrivo dei genitori, dei ragazzi che dopo essere entrati dovessero presentare sintomi”.   

“Certo, le incognite sono inevitabilmente tante, ma grazie al sostegno delle istituzioni siamo tranquilli perché tutto quello che era possibile e si doveva fare è stato fatto”, ha commentato il dirigente del Gobetti di Scandiano, Fausto Fiorani, coordinatore della rete provinciale degli Istituti superiori.

Fabio M.