Scomparsa di Germano Nicolini: il cordoglio del mondo politico e istituzionale reggiano e Fassino e Zingaretti

Dopo la notizia pubblicata da NextStopReggio della morte del partigiano Comandante Diavolo Germano Nicolini, sono tanti i messaggi di cordoglio che stanno giungendo in queste ore. 
Li pubblichiamo di seguito partendo dal messaggio di Ilenia Malavasi, Sindaco di Correggio, Comune di cui fu primo cittadino anche Nicolini nel 1946 e dov’è deceduto ieri presso la sua abitazione.
“Non avrei mai voluto arrivasse questo giorno. Ci ho pensato spesso, ero certa che non avrei trovato le parole giuste per salutarti. Ed è così. Parlare con te, ascoltarti, guardare la luce nei tuoi occhi è sempre stato un grande privilegio. Sei stato un esempio di umanità, integrità, coerenza e fedeltà ai ideali che ti hanno sempre guidato, nei giorni della resistenza, negli anni dell’ingiustizia e nel tempo della libertà ritrovata. Sei stato un uomo straordiario, con cui la vita non è stata sempre gentile, ma la hai sempre affrontata con fierezza, coraggio e dignità, tu che hai regalato a tutti noi la libertà. Fai buon viaggio Comandante Diavolo! Ti abbraccio”.
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Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia:
Ciao Germano, ciao Comandante Diavolo. Ci hai lasciato a 100 anni, in un momento difficilissimo della storia contemporanea, tu che più di altri sei stato testimone, anche personale, della fatica, della sofferenza, del sacrificio che un intero popolo ha dovuto affrontare per conquistare la libertà, la democrazia e soprattutto la giustizia.
Saluto commosso Germano Nicolini, comandante partigiano, sindaco di Correggio dopo la Liberazione, accusato ingiustamente di aver assassinato nel ’47 Don Pessina, condannato all’ergastolo e riconosciuto innocente soltanto 40 anni dopo.
La storia personale e politica di Germano restano una pietra angolare della costruzione della democrazia italiana e della comunità emiliana.
La sua lucida testimonianza a migliaia di giovani dei valori e principi a cui e’ sempre stato fedele rappresentano uno straordinario contributo civile e morale di cui dobbiamo raccogliere il testimone, anche in anni difficili come questi, per continuare a dare speranza e futuro a quelle virtù.
C’è una cosa che mi sempre colpito nelle sue parole e nella sua testimonianza, era la fiducia nella giustizia e nelle istituzioni, lui che aveva vissuto l’ingiustizia anche dovuta al mal funzionamento talvolta delle istituzioni. Quella sobrietà con cui raccontava la sua vita passando da quei momenti è stata per migliaia di giovani una testimonianza di integrità morale, di forza interiore, che restituiva ogni volta a ognuno di noi quella speranza e quella fiducia che lui aveva sempre intestato alla sua generazione, quella degli antifascisti e dei partigiani. “Noi sognavamo un mondo diverso, un mondo di libertà, un mondo di giustizia, un mondo di pace e un mondo di fratellanza e di serenità.” “La democrazia si costruisce sull’uguaglianza: se prevale l’individualismo tutto è perduto.”
Ciao Diavolo, Reggio Emilia non abbandonerà la strada che ci hai indicato ….
In questo giorno triste voglio mandare un abbraccio, un sentimento di vicinanza e cordoglio al figlio Fausto e all’intera famiglia Nicolini”.
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Nicola Zingaretti, Segretario Nazionale del Partito Democratico:
Germano Nicolini, partigiano Medaglia d’Argento al Valor Militare, ci ha lasciato. Lo ricordo per quella sua frase che riassume gli ideali della lotta di Resistenza: “Noi sognavamo un mondo diverso, un mondo di libertà, un mondo di giustizia, un mondo di pace e un mondo di fratellanza e di serenità”. Per questi ideali, oggi, continuiamo a lottare. Buon viaggio comandante Diavolo!

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Gigliola Venturini, segretaria provinciale Partito Democratico ad interim:
Il Partito Democratico di Reggio Emilia e tutti i democratici e antifascisti reggiani si inchinano e rendono onore al comandante partigiano della battaglia di Fosdondo, al sindaco di Correggio e all’uomo che ha vissuto, sofferto e operato con straordinario coraggio, rigore e coerenza coi suoi sentimenti democratici.Tutta la sua lunga vita è una testimonianza di valori civili politici e morali,oltre ogni bandiera ed è una eredità di tutti. Ha interpretato i più veri valori della Resistenza e della Costituzione della Repubblica, per un intero periodo storico, fino a diventare un simbolo per i giovani e per chi crede nella libertà,nella giustizia e nei valori della persona. Lucido e attento osservatore della realtà sociale e politica fino all’ultimo Nicolini ci ha sempre consegnato, attraverso le sue parole il valore profondo e costante della memoria come fondamento del coraggio civile. Ci sarà tempo per ricordarlo ripercorrendo le tappe della sua vita e il suo contributo alla comunità reggiana e nazionale. Oggi vogliamo sottolineare la sua attenzione verso le giovani generazioni che hanno trovato presso di lui sempre la porta aperta e un maestro da cui apprendere il come e il perché scegliere un campo, quello della giustizia sociale e della difesa delle libertà sempre. A nome della comunità del PD di Reggio Emilia esprimo condoglianze e vicinanza alla famiglia.

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Riccardo Ghidoni, segretario provinciale dell’organizzazione giovanile Partito Democratico: Tutti noi abbiamo conosciuto Germano Nicolini grazie alla sua opera di testimonianza. Tutti noi lo abbiamo ascoltato. Oggi perdiamo una voce ci sferza a riflettere e ragionare con la nostra testa, a scegliere, a prendere posizione, ad esprimersi e a spendersi per quella parte che promuove e difende la libertà, la giustizia sociale, la solidarietà e la pace tra le genti. Trascorrono gli anni, possono cambiare i contesti storici e sociali, ma non cambia il punto di vista con cui guardi il mondo e il pensiero per cui agisci nella politica e nella società. Grazie per il mondo che ci hai consegnato, ti salutiamo come tu ci salutavi: con il cappello alzato.
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Andrea Costa, consigliere regionale ed ex segretario provinciale PD:
Se n’è andato Germano Nicolini, il comandante ‘Diavolo’. Aveva 100 anni e non un solo giorno della sua complessa e appassionata esistenza si è sottratto dalla testimonianza di quei valori e principi che dovrebbero guidare l’operato di ciascuno nella realizzazione di un mondo migliore. Incontrarlo è stato per chiunque un momento di straordinaria emozione. Non era un privilegio per pochi perché Germano è sempre stato a disposizione di chiunque avesse la voglia di conoscere, di chiunque avesse voglia di scaldarsi al calore della sua passione civica, democratica, di libertà. Oggi fa più freddo per tutti quelli che credono che nel mondo ci sia una parte giusta per la quale schierarsi di fronte ai tornanti della storia. Un abbraccio alla sua famiglia, perché Germano non era solo lo straordinario protagonista di un pezzo della storia di questo Paese, ma anche un padre, un marito. Gli sia lieve la terra.
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Federico Amico
(Consigliere Regionale ER-Coraggiosa)
CIAO DIAVOLO.
Germano Nicolini lascia un vuoto immenso. Ricordiamo con gratitudine e commozione un uomo che non ha mai rinnegato i propri ideali, anche nei momenti più difficili. La sua scomparsa ci richiama all’impegno di continuare a percorrere la strada dell’antifascismo e della memoria perchè come ci ha insegnato, «La democrazia non è una conquista certa per sempre, va coltivata e devono esserne sostenuti i principi, giorno dopo giorno, non solo negli enunciati ma anche e soprattutto nei comportamenti». Il suo esempio resterà la nostra guida. Salutiamo un antifascista, un democratico, un partigiano resistente e un correggese dalla testa quadra.
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On. Piero Fassino: “UN SALUTO COMMOSSO A GERMANO NICOLINI”
“Saluto con commozione Germano Nicolini, comandante partigiano, sindaco di Correggio alla Liberazione, accusato ingiustamente di aver assassinato nel ’47 Don Pessina, condannato all’ergastolo e riconosciuto innocente soltanto 40 anni dopo. Nonostante l’enorme ingiustizia che travolse la vita sua e della sua famiglia, Germano non perse mai la sua straordinaria umanità e la fede nei suoi valori morali e politici. Con Otello Montanari e tanti altri ci battemmo perché chi sapeva parlasse e Germano avesse infine giustizia. Oggi che Germano ci lascia lo voglio ricordare con amicizia e gratitudine”.
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Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi
«Carissimo Fausto,
siamo vicini a te e alla tua famiglia con grande affetto.
Tutta la vita di tuo padre Germano è una lezione morale, civile e democratica per tutti noi e per le generazioni a venire.
Il suo legame profondo con la verità, la libertà della coscienza, la responsabilità verso gli altri, verso le istituzioni e verso la Repubblica sono un patrimonio che vogliamo custodire per sempre.
Addio, Germano. Grazie per quello che sei stato e quello che continuerai ad essere.
Un grande abbraccio»
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Mirco Zanoni, Istituto Alcide Cervi
«Germano Nicolini si è spento ieri, dopo un secolo esatto di vita dedicata per intero alla verità, alla giustizia, alla sua coscienza civile e morale che non si è mai piegata. Cento anni di libertà, combattuta, negata, conquistata, praticata, raccontata con una testimonianza infaticabile, propria di chi ha vissuto una vita unica, condensato di storia e di senso, di lotta e di riscatto.
Molti lo ricorderanno come il Comandante Diavolo, ed è necessario ripartire da lì, dalla sua esperienza di primissimo piano nella Resistenza reggiana, per comprendere l’uomo, il grande Italiano che è stato. Quasi tutti correranno con la memoria al caso giudiziario clamoroso che lo ha visto protagonista, l’ingiusta carcerazione per l’omicidio di Don Pessina. La sua battaglia per la giustizia, e prima ancora per la verità resta una delle più alte testimonianze della nostra storia repubblicana.
Tutti, ma proprio tutti, avrebbero dovuto incontrarlo almeno una volta, nella sua inesauribile vita di testimone. Memoria vivente di resistenza praticata giorno dopo giorno, e non rievocata. Esistenza consacrata alla lucidità e all’intransigenza, che viveva fortissima nelle sue parole, sempre generose, sempre dirette e ineludibili, come i suoi occhi che non lasciavano scampo.
Germano Nicolini è stato e sarà sempre questo. Chi lo ha conosciuto, chi è stato toccato dalla sua energia e dal suo racconto, perpetua e inesauribile autobiografia di un protagonista del nostro secolo, sa che non potrà lasciarci mai. Semplicemente, lui non ce lo consente.
Le generazioni che non lo hanno conosciuto dovranno trovare la sua storia e la sua lezione nelle azioni di chi oggi raccoglie la sua immensa eredità etica. E’ questo il nostro compito. Lo dobbiamo a tutti gli altri, ma in particolare a Germano Nicolini.
Addio Germano. Viva la tua storia, in noi»
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Istituto Istoreco Reggio Emilia
Un grande testimone della storia reggiana e italiana, una rappresentazione vivente dell’impegno, delle tensioni ideali e delle vicende politiche che hanno segnato il ‘900 nella nostra terra. Una figura di riferimento, come le altre donne e gli altri uomini che con lui hanno condiviso la Resistenza e ce l’hanno raccontata e testimoniata, a cui abbiamo detto grazie e a cui dobbiamo continuare a dire grazie, con l’impegno concreto nel portare avanti il lavoro culturale ed educativo sulla memoria e sulla storia. In questo momento difficile, ci stringiamo alla famiglia Nicolini e ancora una volta ringraziamo il Diavolo.