Scisma in diocesi: scomunica per la Comunità Lefebvriana di Casalgrande Alto

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E’ scisma in Curia. La comunità Lefebvriana ha comunicato alla Diocesi la non dipendenza dai pastori della Chiesa, ufficializzando così definitivamente la spaccatura.

Di seguito la spiegazione inviata alla Curia dalla comunità di Casalgrande Alto:
Nuovamente chiamata in causa da alcuni organi di stampa, la nostra comunità, che si ritrova a Casalgrande Alto e in altre sedi per condividere il lavoro agricolo e tenere vivi i legami sociali e spirituali tra i suoi membri, chiarisce quanto segue.
Mentre esprime il doveroso rispetto per tutte le autorità civili e religiose, nella libertà del proprio cammino, si deve precisare che la nostra comunità non è più dipendente da coloro che pure riconosce come legittimi Pastori della Chiesa. Essa, infatti, si ispira convintamente ad una delle Comunità internazionali nate dall’opera eroica di monsignor M. Lefebvre, denominata ‘Resistenza’, secondo la tradizione dottrinale, liturgica e pastorale che in essa si conserva: di conseguenza non può più essere considerata giuridicamente vincolata alla giurisdizione dell’attuale Gerarchia.
La nostra comunità ringrazia l’eccellentissimo Ordinario del luogo per aver offerto a noi e agli abitanti del territorio l’occasione per un appropriato discernimento, certamente necessario per evitare fraintendimenti, a vantaggio di tutti”.

La replica della Diocesi di Reggio Emilia:
“Pur non firmato da persone identificate, il testo dichiara il rifiuto di ogni legame con i pastori e della comunione con i membri della Chiesa, costituendo dunque un atto univoco di orientamento scismatico da parte di soggetti che hanno costituito un centro di interessi in Casalgrande alto.
Benché gli stessi siano stati richiamati al rispetto della comunione ecclesiale, gli animatori di tale realtà hanno pervicacemente rifiutato ogni contatto e, anzi, si confermano nella rottura con la Chiesa. Sono pertanto attivate le opportune procedure canoniche.
Come già ripetutamente comunicato, i fedeli sono invitati ad astenersi dal partecipare ad incontri e celebrazioni promosse dal centro”.