Sciopero nella sanità privata: ancora lontano il contratto. A Reggio Emilia 500 lavoratori

Dopo tre anni di contrattazione e 14 anni di attesa la sottoscrizione del contratto per la tutela dei lavoratori nella sanità privata, la cui pre-intesa è stata siglata il 10 giugno, sembra ancora lontana.
Un fatto inedito – quello della mancata ratifica a fronte di una preintesa approvata nelle assemblee dei lavoratori – che non si ricorda nella storia recente.
“Un atteggiamento che come organizzazioni sindacali – sottolineano Fp Cgil e Cisl Fp  Reggio Emilia- definiamo arrogante, sprezzante e unico nel suo genere per il mantenimento delle buone relazioni sindacali e del rispetto per dei lavoratori”.

A Reggio Emilia sono circa 500 i lavoratori della sanità privata in attesa del rinnovo del Ccnl ormai scaduto, e sono cinque le strutture che lo applicano: Salus Hospital del Gruppo Villa Maria- che conta qualche migliaia di addetti; Villa Verde; C.M.L. Spallazani; Hospice di Montericco e la Cra Millefiori di Novellara partecipata del Comune di Novellara.
“Nei giorni scorsi come sindacato abbiamo ricevuto da Hospice e da C.M.L. Spallanzani  importanti dichiarazioni di sostegno alle lotte dei lavoratori, con riconoscimento per i dipendenti delle due strutture di anticipazioni salariali sui futuri aumenti contrattuali “– commentano Fp Cgil e Cisl Fp

Ma il  Ccnl rinnovato, oltre al piano salariale, si connota anche come grande conquista di diritti in termini di orario di lavoro; conciliazione dei tempi di vita ; formazione ; confronti organizzativi portando ad una parificazione con i sanitari pubblici nell’ottica di “uguale lavoro uguale retribuzione e diritti”.
“Quello a cui assistiamo oggi invece è una mancata valorizzazione dei professionisti, che perdendo ogni speranza di crescita e di riconoscimento, non fidelizzano più con le aziende e la scelta di lavorare presso strutture private è vista solo come una tappa necessaria in attesa di superare i concorsi pubblici .È per questo che le categorie sindacali nazionali di Cgil Cisl Uil – spiegano Fp Cgil  e Cisl FP  – hanno indetto sciopero nazionale del settore”.

Lo sciopero è previsto per il giorno 16 settembre 2020 -per tutto il turno di lavoro- con manifestazioni locali in tutto il Paese e la partecipazione di migliaia di lavoratori del settore privato: l’Emilia Romagna ha deciso di presidiare a Bologna la sede di Confindustria, associazione a cui appartengono Aiop e Aris  con inizio del presidio alle ore 10:00.
Nei giorni scorsi a supporto della mobilitazione hanno aderito allo sciopero le categorie di Cgil Cisl Uil dei lavoratori interinali  – la cui presenza precaria nei reparti delle cliniche è sempre più alta –  che come soggetti contrattualmente più deboli rischiano continuamente, e soprattutto nei momenti di tensione, di essere sfruttati: pertanto anche per i professionisti precari del settore è prevista l’astensione dal lavoro il 16 settembre tutto il turno.

Cogliamo l’occasione – concludono Fp Cgil e Cisl Fp – per fare un appello ai professionisti sanitari a partita Iva presenti nelle strutture affinché solidarizzino con il personale dipendente in sciopero.

m.s.