Sciopero alla ex Tabec: “Lavoratori in situazioni ormai insostenibili!”

Sono di nuovo in sciopero, i dipendenti della ex Tabec Srl, azienda leader nella distribuzione e produzione in Italia ed in Europa di materiale zootecnico, apicoltura e contenitori.

“La situazione è ormai da tempo a livelli non sostenibili per i lavoratori che oltre a non ricevere alle date definite lo stipendio”, spiegano i sindacalisti Fiom, “situazione che continua dal mese di gennaio e ha comportato sino ad ora l’effettuazione di 54 ore di sciopero, ad oggi non hanno ricevuto nel mese di giugno i 150€ di flexible benefit previsti dal CCNL e inoltre non hanno ancora ricevuto le spettanze del mese di agosto”.

Ma sono le condizioni generali dell’andamento produttivo a destare le maggiori preoccupazioni. Ormai da mesi i lavoratori non vengono messi in condizioni di lavorare.

“Manca l’adeguato approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti commerciali per riprendere con efficienza la produzione e le conseguenti vendite; non sono state attuate le procedure di legge riguardanti l’antinfortunistica; non vengono effettuate le manutenzioni ordinarie; a causa del mancato pagamento delle forniture di luce elettrica, gas e acqua i servizi vengono distaccati continuamente”.

“Queste sono le condizioni che alimentano la sensazione tra i lavoratori di trovarsi di fronte a proprietà le cui attività produttive e commerciali, dopo l’affitto dell’impresa con lo scorporo in 2 società distinte (ECONSULTINGLAB Srl e TPZ PRODUCTION Srl), siano abbandonate a se stesse e di cui non si intravedono gli sviluppi futuri e non si comprendano le reali volontà, o peggio, non ci sia interesse a proseguirne l’attività”, spiega la Fiom di Reggio Emilia.

Per questo motivo i lavoratori, sono oggi di nuovo in stato di agitazione e, attraverso la FIOM, chiedono risposte esaustive e non più rinviabili.
“Le lavoratrici e i lavoratori di ECONSULTING e TPZ -concludono gli esponenti FIOM- lottano non solo per avere il rispetto delle date di pagamento , ma per la difesa del lavoro, e per chiedere a chi ha preso in affitto le attività di rispettare l’impegno assunto di prosecuzione piena dell’attività”.

nsr