Scandiano ha celebrato il 25 Aprile. Il discorso del Sindaco Matteo Nasciuti

Questa mattina a Scandiano una delegazione molto ristretta (sindaco Nasciuti, vice sindaco Ferri, assessore Caffettani e presidente della sezione dell’Anpi locale Bruno Vivi) hanno deposto le corone di fiori ai monumenti ai caduti in piazza Duca d’Aosta e al Parco della Resistenza.
Al Parco della Resistenza il sindaco ha tenuto un breve discorso nella piazza deserta rivolto verso il monumento.
Il tutto si è concluso con la deposizione di un mazzo di fiori al cimitero ebraico di Scandiano.
La mattinata è proseguita secondo un ricco programma di interventi sulla pagina Facebook del Comune.

Il discorso del Sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti per le celebrazioni del 25 APRILE

“Esiste, nella storia della nostra terra, un fil rouge, un filo conduttore, che rappresenta forse l’anima stessa di questo meraviglioso angolo di mondo.
Io lo chiamo senso di comunità
Di fronte alle difficoltà, qui riusciamo a rispondere con atti collettivi…
Con una COSCIENZA COLLETTIVA che si oppone alle ingiustizie ma che è anche capace di accettare le regole, quando queste servono a salvaguardare la nostra vita.
Con un senso civico, di rispetto reciproco, che ci rende tolleranti, sensibili verso tutto e tutti, capaci di vivere in armonia e in pace.
Questa terra il 25 Aprile 1945 ha festeggiato la liberazione dal nazifascismo, una liberazione costata troppe vite…
Questa terra per anni ha ricordato NEI FATTI E NEGLI ATTI quelle vittime, quelle donne e quegli uomini che ci hanno consegnato la libertà di cui siamo giustamente orgogliosi.
Lo facciamo ogni anno attraverso le cerimonie del 25 aprile e lo abbiamo fatto anche quest’anno. Lo facciamo in questa modalità anomala, forse un po’ malinconica, ma lo facciamo volentieri e lo facciamo nella convinzione che i valori della Resistenza, dell’antifascismo e della libertà debbano costituire un faro anche e soprattutto in queste ore difficili.
Ore in cui anche noi, pur con le dovute proporzioni, stiamo resistendo…

Non amo le metafore belliche… Non voglio fare concessioni ad una retorica che non mi appartiene. Io sono, appunto, un figlio della Resistenza…
Mi piace però pensare che siamo chiamati ad una resistenza civica oggi…
Stiamo facendo sacrifici, stiamo rinunciando al nostro stile di vita, alle nostre abitudini proprio in nome di quella libertà.
La libertà di riabbracciare i nostri cari, la libertà di tornare a vivere le nostre città, i nostri mercati.
La libertà di tornare a discutere e a divertirci
La libertà, per chi ha smesso, di tornare a lavorare
La libertà, purtroppo, di piangere le nostre vittime.
Ma anche la libertà di programmare il nostro futuro, insieme
Tutte le libertà che adesso, dopo 45 giorni, ci sembrano così importanti.
Le libertà che dopo 75 anni forse abbiamo dato per scontate.
Ricordiamo allora da dove vengono queste libertà. E FACCIAMOLO SEMPRE.
Ricordiamo che nessuno ce le ha regalate. CHE ESISTONO ANCORA OGGI I LORO NEMICI.
Proprio in queste ore sentiamo ancora l’eco di quel fanatismo che speravamo di esserci lasciati alle spalle. Assistiamo impietriti al ritorno di simboli che non vorremmo più vedere.
Ascoltiamo, e lo dico senza mezzi termini, un evidente ritorno della retorica FASCISTA. In alcuni casi addirittura sbandierata con orgoglio.
Lo trovo inaccettabile. Da amministratore e da figlio della Resistenza.
Per questo ho voluto essere qui oggi, a parlare alla piazza vuota.
Perché voglio chiedervi di aiutarmi ad essere TUTTI INSIEME custodi della nostra Scandiano Resistente.
Dobbiamo diventare NOI, oggi e domani, i guardiani della libertà che ci hanno donato questi ragazzi.
Proprio come scriveva Gianni Rodari, di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita, col suo stile semplice e diretto qualche anno fa…
La madre del partigiano
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.

Buon 25 aprile. Scandiano Resiste”.