Scandiano, cinema estivo in Rocca

Grande appuntamento con il cinema d’animazione, quello di domenica sera nella Rocca dei Boiardo a Scandiano, dove verrà proiettato il nuovo lavoro dell’eccentrico regista Tim Burton “Dumbo”. Inizio proiezione ore 21.30, biglietto per tutti Euro 5.

Nel nuovo film Disney live action, Holt Farrier interpretata da Colin Farrell è una ex star del circo che al ritorno dalla guerra trova la propria vita sconvolta.
Il proprietario del circo Max Medici, alias Danny DeVito, assume Holt, insieme ai figli Milly, ovvero Nico Parker, e Joe, ovvero Finley Hobbins, chiedendo loro di occuparsi di un elefantino appena nato le cui orecchie sproporzionate lo rendono lo zimbello di un circo già in difficoltà.
Ma quando i figli di Holt scoprono che Dumbo sa volare, il persuasivo imprenditore V.A. Vandevere interpretato dal celebre Michael Keaton e l’affascinante e spettacolare trapezista Colette Marchant interpretata magistralmente da Eva Green fanno di tutto per trasformare l’insolito elefante in una star. V.A. Vandevere recluta infatti l’elefante per il suo nuovo straordinario circo, Dreamland.
Dumbo vola sempre più in alto insieme a Colette finché Holt scopre che, dietro alla sua facciata scintillante, Dreamland è pieno di oscuri segreti.

Con Dumbo si può dire che Tim Burton torni sul luogo del delitto, perché è stato proprio il suo Alice in Wonderland nel 2010 a dare il via alla mania cinematografica dei remake dei classici Disney. Dopo il miliardo di dollari incassato da Wonderland, Burton era stato subito cooptato per Maleficent, che invece è stato poi diretto dallo scenografo Robert Stromberg.
Autore della sceneggiatura di questo remake è Ehren Kruger, attivo da oltre vent’anni e dietro ai copioni di Scream 3, Transformers 2-3-4 e di un’altra recente rivisitazione di un film animato, l’anime Ghost in the Shell.
Mancano animali parlanti nel nuovo Dumbo: ci si propone di allargare sensibilmente la vicenda, con diversi personaggi umani che dividono la scena con l’elefantino realizzato in CGI (dalle aziende Moving Picture Company e Framestore). Il plot originale rimane centrale, ed è alimentato dalle storie che riguardano il cast di contorno. D’altra parte, il Dumbo del 1941 è assai breve: 64 minuti, contro i 130 di questa nuova versione.
A proposito del casting, sembra che Burton abbia voluto costruire una summa del suo cinema, richiamando a sè vecchi amici: Michael Keaton da Beetlejuice e Batman; Danny De Vito di Batman – Il ritorno, Mars Attacks! e Big Fish; Alan Arkin da Edward Mani di Forbice; Eva Green da Dark Shadows e Miss Peregrine. Mancherebbe soltanto Johnny Depp.
Nei trailer si ascolta l’obbligatoria ninna nanna “Baby Mine” (“Bimbo mio“), rieseguita dalla cantante norvegese Aurora Aksnes: l’indimenticabile canzone di Ned Washington (testi) e Frank Churchill (musiche) diede origine a uno dei momenti più toccanti della storia del cinema, e ottenne una nomination all’Oscar nel 1942, anche se poi il cartoon portò a casa solo la statuetta per le migliori musiche. Alla colonna sonora del nuovo Dumbo c’è come sempre il sodale Danny Elfman.

Lunedì 15 luglio è poi la volta del film di Adam Mc Kay “Vice-L’uomo nell’ombra”, una biografia politica, brillante e irriverente, è la storia di Dick Cheney, interpretato magistralmente da Christian Bale, vice-presidente durante l’amministrazione di George W. Bush.

Ecco brevemente la trama del film: negli anni Settanta Dick Cheney sta con una ragazza davvero in gamba, Lynne, che riesce a farlo ammettere all’Università, dove lui però viene travolto dal gozzovigliare da college e, tra una sbornia e l’altra, finisce per farsi espellere. Non contento, continua a bere anche mentre lavora ai pali della corrente elettrica, finisce in una rissa e viene arrestato per guida in stato di ebrezza. A quel punto Lynne gli dà un ultimatum: o diventa la persona di potere che lei in quanto donna non può essere ma può aiutare e guidare, oppure tra loro è finita. La storia è nota: i due diventeranno una “power couple” di Washington e domineranno placidamente, quasi nell’ombra, l’amministrazione di George W. Bush, tra le più devastanti per la democrazia americana.

L’unica che tiene il suo passo e che anzi all’inizio ne detta il ritmo è la moglie Lynne, interpretata da Amy Adams, al principio più assetata di potere del marito e poi, scoraggiata dal coming out della figlia, quasi restia a fare l’ultimo passo. Ma a quel punto è troppo tardi: Dick ha assaggiato il potere e ne è inebriato, persino più di quanto lo sia dalle paste che lo spingono verso ripetuti infarti. Quando a Cheney sarà offerta la vicepresidenza, normalmente considerata una carica poco influente, lui ne farà la posizione da cui dominare l’intera amministrazione. Eminenza grigia si circonda di una schiera di aiutanti, tra cui il suo ex maestro Donald Rumsfeld (che ha il volto di Steve Carell), abituato a una politica più aggressiva, mentre la caratteristica di Cheney è sempre stata quella di essere quieto, silenzioso, poco appariscente.
Non riesce infatti a farsi strada nelle elezioni e in un sondaggio interno al partito Repubblicano finisce ultimo, così decide di rinunciare alle primarie con rammarico. Solo in seguito capirà che invece quella è stata una benedizione e il suo potere (che in un geniale inserto viene paragonato a quello del Galactus della Marvel) sarà molto più influente così, esercitato dietro un presidente incapace come George W. Bush. Quest’ultimo è interpretato da Sam Rockwell che, in un ruolo piuttosto detestabile, riesce a fare quasi tenerezza, perché non capisce quale serpe si sia preso in seno pur di emanciparsi dal padre.

Il prossimo film in programma, mercoledì 17 luglio è il Bohemian Rhapsody

Tutta la programmazione è pubblicata sul sito del cinema teatro Boiardo www.cinemateatroboiardo.com

e.m.