“Salviamo la grande quercia di via Bombasi”, l’appello della Consulta Verde

“La grande quercia di via Bombasi non deve morire.
Una recente sentenza del tribunale ha condannato alla “capitozzatura” una maestosa Farnia, la storica quercia di pianura, che vegeta da oltre 85 anni in un cortile privato di via Bombasi, perché le sue foglie finiscono in una piccola piscina di un vicino di casa. La capitozzatura, un intervento sugli alberi che ne cima la chioma, è vietato dal Regolamento del verde Comunale; soprattutto se effettuato su una quercia comporterebbe la sua morte nel giro di pochi anni.

E’ vero che le foglie oltrepassano il confine privato (il tronco è a 4 metri e sessanta dal confine), ma lo fanno anche le tonnellate di ossigeno che una quercia di queste dimensioni ha fornito e continua a fornire a tutta la città Crediamo che a tutela della salute pubblica debba prevalere sull’interesse di un privato . 

Chiediamo pertanto la sospensione del provvedimento che condanna l’albero ed un intervento del Sindaco, responsabile della salute pubblica,  affinché intervenga per salvare la pianta, anche segnalandola alla Regione come albero monumentale. In questo caso l’esemplare diventerebbe “intangibile” e  potrebbe così salvarsi.

Crediamo che questo nostro appello abbia bisogno del sostegno di tutti coloro cui sta a cuore la qualità della vita dei reggiani, delle associazioni ambientalistiche e partitiche ed auspichiamo una loro sottoscrizione  in modo da poterlo trasformare in una “mozione di iniziativa popolare” da portare in Consiglio Comunale”.


I membri della Consulta verde Ugo Pellini, Gioacchino Pedrazzoli, Tolmino Menozzi

in allegato la foto della Farnia nel cortile di via Bombasi