Ristrutturare casa nel 2020 potrebbe essere conveniente. I consigli di Confedilizia fra bonus facciate e vecchie detrazioni

Annamaria Terenziani

Novità assoluta nella legge di Bilancio 2020 è il bonus facciate. Il nuovo sconto fiscale avrà un importo pari al 90 per cento delle spese pagate nel 2020 per i lavori di facciata, anche se dovessero riguardare solo la pulitura e la tinteggiatura. Tuttavia è valido solo per le «zone omogenee» A e B, cioè quelle più abitate compreso il centro storico, e per le «strutture opache» degli edifici, compresi balconi, fregi e ornamenti. 

Potrebbero dunque usufruire di questa detrazione ad esempio il restauro e il recupero della facciata di un palazzo, la sostituzione e la riparazione di grondaie. La detrazione fiscale verrà divisa in dieci quote annuali di pari importo. 

Il nuovo bonus si va a inserire in un quadro di sconti fiscali variegato, con il risultato che nel 2020 il proprietario di un edificio da ristrutturare si troverà a dover scegliere quale detrazione fiscale sia più adatta in base anche al tipo di intervento e di immobile (condominio o abitazione singola), alla zona in cui si trova il fabbricato e agli obiettivi di risparmio energetico.

Ad esempio il bonus facciate potrebbe andare a coincidere con l’ecobonus per quanto riguarda gli interventi di efficienza energetica. Per questo motivo è stato introdotto un correttivo che riguarda l’allineamento tra bonus facciate ed ecobonus per il cappotto termico. Per il proprietario che si appresta a fare lavori di pulitura o tinteggiatura esterna della facciata della propria casa e vuole anche ritoccare l’intonaco di almeno il 10% della facciata, diventerà obbligatorio rispettare i requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza. Tali requisiti indurranno molti a scegliere di realizzare un cappotto termico e di  conseguenza di poter usufruire anche dell’ecobonus. In questo caso quindi sempre il proprietario in questione potrà usufruire sia del bonus facciate per quanto riguarda i lavori di pulitura e di tinteggiatura, ma anche dell’ecobonus per i lavori riguardanti il cappotto termico.  Le due detrazioni ovviamente sono cumulabili.

Confermato anche il bonus caldaia: si tratta di una detrazione del 65 per cento se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti. 

Rinnovato anche il bonus mobili. Sarà nuovamente possibile quindi agganciare ai lavori di ristrutturazione lo sconto fiscale destinato all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici in classe non inferiore ad A+.

Torna il bonus giardini ossia lo sconto fiscale del 36% dedicato alla sistemazione del verde, così come il bonus ristrutturazioni per le risistemazioni edilizie che sarà sempre del 50%.

Era già stabilizzato sino al 2021 il sismabonus, ovvero lo sconto fiscale dedicato alla messa in sicurezza degli immobili che può arrivare fino all’85 per cento, utilizzando il meccanismo del rischio sismico. 

Per i Condomini si conferma l’ecobonus condominiale, ovvero per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali, infatti, con spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, è possibile usufruire di detrazioni del 70 o del 75 per cento quando si riescono conseguire determinati indici di prestazione energetica. 

Districarsi tra agevolazioni vecchie e nuove non è facile e dunque Confedilizia, l’Associazione dei Proprietari di Casa, mette a disposizione un proprio esperto al fine di ottimizzare il proprio investimento e godere del massimo risparmio fiscale.

Avv. Annamaria Terenziani, Presidente Confedilizia