Riaperture all’aperto: 100% negli agriturismi reggiani. Le aziende Campagna Amica organizzano gli spazi esterni per accogliere gli ospiti

La riapertura di bar e ristoranti per il servizio al tavolo consente la riprese delle attività solo ad 1 locale su 2 che può contare su spazi all’aperto, la percentuale sale al 100% nel caso degli agriturismi che hanno a disposizione ampie aree, distese, aie e cortili. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti delle nuove regole per le aperture che scattano il 26 aprile.

In campagna gli agriturismo e le fattorie didattiche si stanno organizzando per l’accoglienza e per offrire agli ospiti la possibilità di fare le visite didattiche, per pranzare e cenare nelle aie, in mezzo alle vigne o ai frutteti. Ogni azienda si sta preparando – commenta la Coldiretti –  per garantire la sicurezza ai propri ospiti e la possibilità di aprire nel rispetto delle nuove regole riconoscendo il vantaggio di poter ovviare alle difficoltà che si registrano maggiormente nei centri urbani, stretti tra traffico ed asfalto.

«Speriamo che la possibilità di riaprire le attività di ristorazione sfruttando gli spazi all’aperto – precisa Maria Cerabona il direttore della Coldiretti reggiana – possa dare respiro agli agriturismi che hanno completamente bloccata l’attività ricettiva. Sicuramente le aziende in campagna possono contare su ampie aree all’esterno per assicurare il necessario distanziamento a tavola».

Tra le proposte all’aperto degli agriturismo Terranostra e Campagna Amica di Reggio Emilia c’è il progetto Agribici, già in essere dalla scorsa estate e incrementato con nuovi percorsi.

«Il progetto Agribici collega la rete di aziende Campagna Amica e offre agli appassionati di bicicletta, famiglie o gruppi di amici una possibilità di godersi in sicurezza la campagna – spiega Raffaello Landini, presidente Terranostra Reggio Emilia e ideatore della App. Tutti i percorsi si possono seguire completamente o solo per alcuni tratti e sono tutti immersi nella campagna, nei parchi e nelle oasi naturali. Il distanziamento è assicurato».

Gli agriturismi e le fattorie didattiche, peraltro, spesso situati in zone isolate in casolari con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea la Coldiretti – i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

«L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché rappresentano il turismo di prossimità e offrono garanzie per il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento – sottolinea Raffaello Landini. In effetti nei nostri campi le distanze le misuriamo in biolche e non in metri».

s.c.