Resdore reggiane al lavoro per preparare i “cappelletti antifascisti” che il 25 Aprile si mangeranno a casa

Tornano anche quest’anno i “cappelletti antifascisti” delle Cucine del Popolo per festeggiare il 25 aprile 2020. Le resdore sono al lavoro e così i volontari. Si sta ragionando sulle salse da abbinare al lesso e su quanto alkermes mettere nella zuppa inglese.
L’unica differenza è che quest’anno ognuno se li mangerà a casa propria.

Niente Teatro Artigiano di Massenzatico, ma una tavolata immensa che toccherà tutti gli angoli della provincia e non solo per ricordare nel modo migliore il 75° anniversario della Liberazione.

Sarà la mangiata di cappelletti più grande del mondo. Un record che nemmeno il Guinness dei Primati potrà ignorare.
La tavola rende liberi e unisce. Lo abbiamo capito in questi anni di “Cucine del Popolo”. Una lezione che vogliamo condividere con tutte e tutti. Ognuno sarà Cuoca o Cuoco, ma nessuno si penserà solo, perché come insegnava Camillo Prampolini “Divisi siamo nulla, Uniti siamo tutto”.

Non deve mancare, però, la solidarietà.
Invitiamo tutte e tutti a pagare comunque il proprio piatto di cappelletti che si sarebbe mangiato insieme a Massenzatico inviando un contributo, indicativamente 10 euro, alla raccolta fondi che abbiamo attivato come Cucine del Popolo.
Una cassa di solidarietà per chi avrà bisogno di qualcosa oggi e nei giorni a venire. L’iban è quello del Circolo ARCI Cucine del Popolo IT36M0538712800000002133449 – causale 25 aprile
Per info: Gianandrea 3473729676 “Versate quello che volete e fatelo di cuore. SEMPRE DALLA PARTE DEGLI ULTIMI!! VIVA IL 25 APRILE ROSSO!!”

nsr
(Nelle foto da FB Cucine del Popolo, le resdore al lavoro durante la precedente edizione del “cappelletti antifascisti”)