Reggio Emilia piange Maria Cecilia Spallanzani, morta a 46 anni. Figlia dell’imprenditore Nino, aveva un cuore grande

Dolce, sempre sorridente, generosa, legatissima alla famiglia, un inno alla vita. Maria Cecilia Spallanzani se n’è andata, a 46 anni, dopo aver combattuto con coraggio e fede una lunga malattia, lasciando un vuoto incolmabile a Reggio Emilia.

Laureata in Giurisprudenza e Vice Presidente della Privata Leasing, era figlia del noto imprenditore Nino Spallanzani -e di Maria Vittoria Visconti deceduta diversi anni fa-, aveva due fratelli, Fernando e Maria Chiara, e una figlia di 11 anni, Marta, avuta con il marito Marco Masini, morto 4 anni fa d’infarto mentre stava sciando.

La notizia della scomparsa di Maria Cecilia, detta “Ceci”, lascia nello sconforto non solo amici e famigliari, ma anche i tanti reggiani che l’hanno conosciuta apprezzandone la sua spiccata sensibilità e lo spirito solidale nella maggior parte delle cose che faceva, riuscendo a coniugare creatività, classe, finezza e generosità.

Ne è un esempio la bellissima mostra “L’incanto è servito. Tavole da sogno”, che curò nel dicembre 2015 al piano terra del Palazzo Sabaddini in via Emilia San Pietro. “Collaboratrice preziosissima che ha contribuito a realizzare questa mostra -spiegò Maria Cecilia in occasione di un’intervista che le feci a suo tempo– è Rita Deg’Incerti Tocci, cara amica di mia Mamma Joio. Poi ancora Alessandro Stefanini che ha collaborato con pezzi di arredamento e oggettistica. Paola Sabbadini che ci ha gentilmente messo a disposizione i locali che ospitano la mostra. Poi Giulio Neviani, Giancarlo Vicenzi, Stefano de Pietri, Hydroplants, Nontiscordardimé, Sisto Parmeggiani, Arta…”. Ci teneva a non apparire solo lei, ma a condividere equamente con le persone care il successo di quella mostra solidale apprezzata anche dal noto chef Bruno Barbieri (nella foto principale con Maria Cecilia davanti all’entrata della mostra) e il cui ricavato fu donato alla Casa della Carità di San Girolamo. Anche questo era un tratto caratteristico di Cecilia: la condivisione di tutte le cose bellissime che aveva e che realizzava, fin da ragazza.

Ora ha raggiunto in cielo la mamma Joio e l’amato marito Marco. La camera ardente è allestita dalle ore 16.00 di lunedì 8 aprile nell’abitazione in via Campo Marzio, mentre i funerali sono stati fissati in Duomo per martedì pomeriggio 9 Aprile alle ore 15.30.

Sarebbero tantissime le cose belle da scrivere di Maria Cecilia, rimasta nel cuore e nello spirito la ragazza di sempre. Difficile sceglierle. Allora lascio spazio a lei, alle sue stesse parole su quella mostra di bellissime tavole imbandite che in parte racchiudono ciò che pulsava ogni giorno nel cuore di Cecilia: famiglia, amore, amicizie, solidarietà, bellezza, classe e finezza.

Ritengo che il momento del convivio sia un momento prezioso da tramandare ai nostri figli, deve essere un modo per prendersi cura di sé e dei propri spazi. Ogni senso deve essere appagato a mio parere: “l’occhio vuole la sua parte” … e da qui l’altra mia grande passione, l’allestimento della tavola che richiama stati d’animo, emozioni e cura dei dettagli per un elogio alla famiglia, al cibo e agli amici.

Il condividere in compagnia un pranzo o una cena ha da sempre un significato particolare: relazioni, amicizia, compagnia, cultura, famiglia. Direi che questo sia in un certo senso ciò che sta alla base di questa mia grande passione. Intorno al tavolo si condividono racconti, storie, intimità gioie e anche i dolori. Sentimenti tutti che se condivisi hanno la capacità di enfatizzarsi e di rendere più sopportabili le tribolazioni di ciascuno. Se poi il tutto è accompagnato in una bella cornice, bè la ricetta allora è riuscita!”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio