Reggio Emilia aderisce alla campagna “Italia in campo contro l’omofobia”

Lo Sport, come la famiglia e la scuola, è uno dei luoghi sociali dove una persona, un cittadino/una cittadina viene formato ed educato al rispetto e al valore della diversità. Nel consiglio comunale di Lunedì 6 Aprile il consiglio comunale ha approvato la richiesta dei consiglieri Montanari e De Lucia (PD) di adesione al progetto nazionale contro l’omofobia nello sport di Arcigay Italia.
Le associazioni potranno contattare la Fondazione allo Sport per aderire gratuitamente.

Purtroppo lo sport è anche il luogo dove attualmente in Italia è difficile fare coming out e vivere liberamente il proprio orientamento sessuale o identità di genere, indipendentemente dalla tipologia di sport che si pratica. Le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali hanno caratteristicamente le stesse capacità nello sport delle persone eterosessuali.

Secondo l’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, oltre la metà di un campione di 90.000 persone LGBTI in tutta Europa evita di frequentare alcuni spazi sociali per paura di esprimere apertamente la propria identità. Nel 42% dei casi, si tratta di club e associazioni sportive.

“Farecoming out in una realtà sportiva ancora oggi non è facile, purtroppo alcuni contesti sono ancora ostili nei confronti delle persone LGBTI*.” Dice Fabiana Montanari, prima consigliera comunale e già presidente di Arcigay Reggio Emilia.

Nello sport il momento più sociale e d’aggregazione avviene negli spogliatoi, dove si chiacchera, si ride, si scherza e ci si conosce. Qui avvengono anche le maggiori discriminazioni omo-transfobiche, che portano poi al più alto tasso di abbandono delle attività sportive da parte delle persone LGBTI*

Il Comune di Reggio Emilia chiederà a società sportive di aderire, donando a tutti i loro sportivi un braccialetto color azzurro, il colore della nazionale Italiana, con la scritta ITALIA IN CAMPO CONTRO L’OMOFOBIA.”  Dicono i consiglieri comunali Montanari e De Lucia.

Tale braccialetto verrà indossato dagli allenatori durante il campionato come simbolo di presa di posizione direttamente sui campi da gioco. In considerazione del fatto che lo sport è composto da squadre, società sportive e tifosi, il progetto si rivolge anche alle tifoserie/alle curve che potranno aderire. In questa seconda ipotesi, i braccialetti verranno regalati a tutti i tifosi, per poi effettuare delle foto durante le partite.
“Diffonderemo la campagna alle società sportive del nostro territorio e anche alle tifoserie. Con l’obbiettivo di inserire questa iniziativa all’interno di un progetto più ampio contro le discriminazioni, tutte, nel mondo dello sport. Se sei uno sportivo reggiano e vuoi aderire con la tua società puoi contattare la Fondazione allo sport: 0522 456473 o fondazione.sport@comune.re.itconcludo i due consiglieri.

Soddisfatta è anche l’Assessora allo sport Raffaella Curioni: “Lo sport quando scende in campo sa fare la differenza. Lo sport e gli sportivi (intesi come comunità complessiva, di preparatori, educatori, atleti, dirigenti, volontari, i tifosi) sanno essere un grande luogo di apprendimento e sa dare esempi concreti e positivi di comportamenti attenti ai valori della diversità e dei diritti. Sono lieta che il consiglio comunale abbiamo votato questa proposta dei consiglieri Montanari e De Lucia, ci mettiamo all’opera e lo faremo rientrare in un più ampio progetto contro le discriminazioni che riguarderà sport e scuole.”