“Reddito di cittadinanza schiaffo alla miseria vera”. Intervista a Irene Pivetti, a Reggio Emilia per presentare “Italia Madre”

Irene Pivetti ha presentato ieri sera a Reggio Emilia, nella cornice del noto locale Sali & Tabacchi, “Italia Madre”, il partito politico che ha fondato quest’anno. Chi se la ricorda nel ruolo di Presidente della Camera dei Deputati dal 1994 al 1996, ha ritrovato una certa coerenza: stessa austerità, sebbene addolcita dall’esperienza, stesse idee e stessa voglia di rappresentare un’Italia che produce e di essere protagonista nella scena politica nazionale.

Dopo aver terminato l’esperienza di parlamentare nel 2001 la Pivetti di cose ne ha fatte: svolge attività di consulenza per aziende italiane e multinazionali, in Italia e presso le istituzioni dell’Unione Europea, concernente sia le relazioni istituzionali sia lo sviluppo del business. In questa veste promuove una intensa attività finalizzata alla regolamentazione dell’azione di lobbying presso le istituzioni italiane (2003-2005), su modello di quella europea. Ha fondando la Onlus Learn To Be Free, associazione di promozione sociale per la creazione di posti di lavoro in aree svantaggiate e per persone in difficoltà, è diventata giornalista professionista e opinionista televisiva. Ha fondato Only Italia, organizzazione che aiuta le piccole e medie aziende italiane ad entrare nel mercato cinese e quest’anno ha fondato il partito politico “Italia Madre” (leggi qui nel dettaglio la biografia di Irene Pivetti).

Al Sali&Tabacchi Irene Pivetti ha parlato per circa mezz’ora snocciolando le proposte politiche di Italia Madre (guarda il video in calce). Fra il pubblico presente, su invito, anche Lele Mora. Sebbene sia chiara la collocazione politica nel centrodestra e la simpatia per Salvini, la Presidente di Italia Madre non ha mancato strali sull’attuale governo, in particolare circa il reddito di cittadinanza.

Con una laurea in tasca alla Cattolica di Milano (ndr, 110 lode), la Pivetti ha illustrato con scioltezza dati storici, politici, statistici, culturali e parlato del suo rapporto con la Cina. Vestita in un look raffinato color viola, la Pivetti si presenta oggi più vicina alle persone e alla gente comune, conducendo con naturalezza il pubblico ad ascoltare le sue proposte politiche.

Sono pronti gli italiani a dare fiducia a un nuovo movimento politico guidato da una donna come Irene Pivetti? Solo i prossimi appuntamenti elettorali sanciranno il successo o meno della sua sfida politica.

NextStopReggio l’ha intervistata.

***

Irene, quali sono le ragioni che l’hanno spinta a fondare il movimento politico Italia Madre?

Italia Madre nasce per tutti quegli italiani che sono stanchi di essere o solo arrabbiati, o solo rammaricati, o dispiaciuti ecc, ma che vogliono tirare su la testa decidendo che l’Italia deve tornare ad essere quel Paese serio e rispettato che merita di essere. In particolare è un partito che incarna il desiderio degli imprenditori di ridare di nuovo seriamente un contributo all’Italia, perchè solo quando le imprese stanno bene si possono generare di nuovo le risorse economiche che servono a tutta la comunità, e solo in quel momento si può pensare di dividerle per soccorre il bisogno sociale che purtroppo in questo momento è molto alto.

C’era proprio bisogno di un nuovo partito? Non esisteva nel panorama politico un partito già in grado di intercettare quelle esigenze?

Italia Madre nasce all’interno del centrodestra, quindi l’area è chiaramente identificata, ma in questo momento il centrodestra è profondamente in crisi e alla ricerca di un’identità, fra Lega da una parte, Forza Italia e Fratelli d’Italia dall’altra…non si capisce nemmeno come si presenterà alle prossime elezioni europee. Ecco, noi vogliamo essere gente molto concreta e molto chiara. Vogliamo definire bene i confini di ciò che vogliamo e di ciò che non vogliamo. Italia Madre nasce quindi da un’esigenza di chiarezza. Poi, ovviamente, siamo a pronti a cercare di capire con chi sarà bene accompagnarsi in vista delle elezioni europee per intercettare il consenso degli elettori.

Detto questo, non nasconde la sua simpatia per Salvini.

Sono un’ex leghista, quindi da lì vengo. Devo dire che la lega si è molto spostata a destra, coprendo un’area che un tempo era di Alleanza Nazionale e lasciando per strada degli elementi per me importantissimi dell’esperienza della vecchia Lega.

Ad esempio?

Ad esempio l’idea della libertà, delle autonomie, delle identità… tutte cose che oggi non ritrovo nella Lega attuale. A questo aggiungo che l’esperienza di Governo con il Movimento5Stelle, francamente mi sconcerta.

Perchè?
Quando vedo Salvini accettare il reddito di cittadinanza mi viene da dirgli: “Ma cosa ti è successo tesoro? Dov’è finita la Lega?”. Il reddito di cittadinanza è uno schiaffo alla miseria vera e ai sacrifici di tutti coloro che si sono guadagnati pane faticosamente, per generazioni. Può solo generare abusi. Le politiche sull’immigrazione mi trovano favorevole, le politiche economiche mi trovano indignata.

Durante il suo intervento, nel puntare il dito contro il reddito di cittadinanza, è arrivata a lanciare una provocazione: “Ridateci Mastella che teorizzava le false pensioni di invalidità”.

Sì, la mia battuta era riferita al fatto che le false pensioni di invalidità teorizzate da Mastella come ammortizzatore sociale, pur facendo schifo, almeno ti facevano sentire in colpa perchè sapevi di prendere soldi che non ti spettavano. Invece con il reddito di cittadinanza si incrociano le braccia e non si fa nulla perchè tanto c’è il reddito comunque e quindi non devo nemmeno lavorare. Un vero e proprio abominio. Gli stessi soldi investiti su chi fa impresa, permetterebbero alle aziende di tornare a competere creando nuovi posti di lavoro e nuovo consumo.

Secondo lei il Governo Lega-M5S terminerà prima della scadenza naturale?

No. Durerà tutta la legislatura. Non esistono i numeri per interrompere il percorso del Governo Lega-M5S. Inoltre sono gli stessi parlamentari a volerlo, con un’opposizione oltretutto debolissima.

Marina Bortolani, @nextstopreggio

***