Recuperati i resti di Saman e portati in laboratorio a Milano

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I resti della giovane 18enne Saman Abbas sono stati estratti dal casolare di Strada Reatino di Novellara a circa due metri di profondità dove era stata sepolta dai suoi familiari, uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato e per aver baciato nelle vie di Bologna il suo fidanzato.

Le operazioni hanno necessitato di molte ore di lavoro per non danneggiare il corpo della pachistana e di un escavatore speciale.
Dal casolare sono emersi, durante gli scavi, un mozzicone di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie.
Il cadavere è stato poi caricato su un furgone della Croce Verde, che l’ha trasportato al laboratorio Labanof di Milano affidato ai migliori periti italiani.

Per l’omicidio di Saman attualmente risultano cinque gli indagati: il padre, la madre, lo zio e due cugini. La svolta delle ricerche è arrivata nei giorni scorsi dal carcere, dallo zio della ragazza, Danish Hasnain, indicato dal fratellino della 18enne come esecutore del delitto, concordato con padre e madre della ragazza.