Raffica di furti in montagna, arrestato un albanese 36enne

Dopo mesi di intense investigazioni ed indagini tecniche, i Carabinieri di Carpineti hanno arrestato un albanese 36enne domiciliato nell’Appennino reggiano, ritenuto responsabile di una serie di furti di grossa entità commessi nel comprensorio montano ai danni di privati ed esercizi pubblici.

Le indagini hanno permesso di accertare le responsabilità dell’uomo circa diversi furti avvenuti sull’appennino fra settembre e ottobre 2018. In particolare, durante un furto in abitazione commesso a Carpineti nel settembre 2018, vennero asportati, oltre a monili in oro e danaro contante per circa 8000 euro, una pistola regolarmente denunciata e alcuni “smartphone”.

E proprio grazie a questi apparecchi elettronici ed alla perizia dei militari della Stazione Carabinieri di Carpineti, a cui le vittime si erano subito rivolte, che le indagini tecniche hanno cominciato a convergere verso il risultato poi ottenuto nella mattinata di ieri.

Infatti, le fitte comunicazioni del responsabile con altri soggetti individuati e subito ascoltati dagli investigatori, nonché lo studio della posizione di tali apparecchiature in particolari zone del territorio hanno permesso di associare il nome dell’arrestato ad almeno altri due furti di ingente valore.

Il primo commesso nel settembre 2018 a Castelnovo de’ Monti (RE), presso un noto bar del posto dove vennero sottratti danaro, tabacchi ed alcolici per oltre 9.000 euro, ed il secondo commesso nel nell’ottobre 2018 a Vezzano sul Crostolo (RE), presso un’abitazione da cui vennero rubati monili in oro e danaro contante per oltre 10.000 euro.

Schiaccianti gli elementi raccolti dagli investigatori, ottenuti attraverso le risultanze delle indagini tecniche che davano il responsabile presente nelle zone dei furti in orari e date compatibili alla commissione, nonché dalle numerose testimonianze raccolte nelle quali il responsabile veniva riconosciuto mentre transitava nei pressi degli “obiettivi” poi derubati assieme a un complice, quest’ultimo già identificato, arrestato per i medesimi fatto è stato espulso da Territorio Nazionale. Dopo le modalità di rito, il 36enne, che già stava scontando un periodo di detenzione domiciliare perché riconosciuto responsabile di altri furti, è stato portato in carcere a disposizione dell’A.G.

nsr